Nuova puntata del racconto sull‘esperienza di progettazione e programmazione del software per rover planetari presso l‘università del Tohoku. Sulla base di concetti quali proprio il kaizen di nipponica ascendenza, si continua a definire il sistema che andrà implementato, immersi nell‘afa di inizio estate. Senza dimenticare il piacere di un buon caffè, anche nella patria del thè verde...
Con il consueto stile del diario di viaggio, il resoconto sull‘esperienza di robotica spaziale in Giappone affronta in questo articolo i problemi architetturali e tecnologici in maniera più approfondita. Si iniziano a delineare con precisione i problemi connessi con il funzionamento del rover El Dorado e a ipotizzare le soluzioni tecnologiche che andranno implementate.
Dopo la preparazione sulle tecnologie aerospaziali, e l‘incontro con lo stimolante mondo della robotica spaziale, il viaggio del nostro autore continua con l‘arrivo in Giappone, presso l‘Università di Tohoku. Tra gap culturali, smarrimenti in un mondo nuovo e scoperte tecnologiche, il progetto della creazione di El Dorado finalmente può cominciare a prendere corpo.
In questo terzo articolo, l‘autore ripercorre gli eventi che, dall‘università ISU lo porteranno finalmente in Giappone a realizzare software per la gestione dei rover planetari. Nella lunga parentesi sulle missioni lunari americane, vengono sviluppate delle interessanti riflessioni che si possono applicare a diversi campi delle discipline ingegneristiche, non ultima quella dello sviluppo del software.