(continua dalla prima pagina)

..Sono stati fatti investimenti enormi da le molte aziende che operano nel mondo del computer, a cominciare dalle grosse aziende informatiche, alle case editrici di libri di divulgazione scientifica informatica, alle testate giornalistiche del settore, e ad un enorme e non quantificabile gruppo di "persone" che da tempo ormai lavorano su internet la divulgaizione del "verbo" di java.

Perché allora dar vita, dal nulla e con mezzi pur sempre limitati, rispetto ai colossi che giganteggiano nello scenario mondiale, ad una iniziativa che sembra una nuova "delle tante" presente in rete? Principalmente i motivi per cui sentiamo di poter rinunciare a qualche ora di sonno per produrre MokaByte sono essenzialmente due.

Da una parte strettamente tecnici: ci sembra una buona cosa proporre un giornale che parli di Java nella realtà italiana e avendo come target la comunita' scientifica italiana.

Da l'altra siamo anche spinti a fare qualcosa di nuovo (speriamo) che porti maggiore esperienza di vita in rete a noi ed a tutti i nostri collaboratori.

Il gruppo di lavoro che partecipa a questa rivista é costituito da alcune persone che per un motivo o per un altro si sono avvicinate a Java, e che senza mai essersi visti dal vivo hanno instaurato una stretta forma di collaborazione, decidendo di unire gli sforzi per creare MokaByte. Il fatto che ci conosciamo solo attraverso la posta elettronica rappresnta per uno stimolo per utilizzare questa nuova forma di collaborazione a distanza che in Italia ancora stenta ad affermarsi. La rivista é quindi anche un modo per lanciare (se ancora ce ne fosse bisogno) la filosofia di internet. Aspettando MokaByte in teleconferenza......

La rivista sarà costituita da articoli che tratterano argomenti vari seguendo le tendenze tecnologiche di quanto accade in rete. Saranno presenti anche articoli didattici, che avranno lo scopo di spiegare tecniche e soluzioni a vari problemi più o meno complicati. Nell'ambito di tali articoli proporremo anche lezioni a puntate su temi specifici.

Da questo mese parte ad esempio una serie di lezioni sull'OOP: con queste lezioni, senza dilungarsi troppo in questioni filosofiche, cercheremo di dare delle conoscenze per permettere a tutti di pensare ad oggetti senza dover studiare scaffali interi di libri sul tema.

Dai prossimi numeri saranno presenti anche esempi step-to-step per realizzare in poochi passi applicazioni molto utili.

Oltre a quanto già abbiamo in mente noi della redazione, vorremmo mantenere un alto contatto con i lettori per mantenere una certa elasticità nella linea editoriale.

La redazione

Tutti coloro che sentodi avere qualcosa da proporre o suggerire ci scrivano pure per posta elettronica