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Appena rientrati
dalle vacanze ci poniamo, con angoscosi dubbi, di fronte all’avvento
dell’ultimo quarto dell’anno in base alla famosa unità di misura
che gli americani utilizzano per suddividere l’anno e pianificare di conseguenza
le attività lavorative.
In realtà già da tempo molti di noi hanno iniziato ad interrogarsi su quali saranno i prossimi sviluppi dell’industria informatica mondiale. Voci fidate dicono che il fenomeno di attesa e apprensione non è circoscritto ai soliti addetti ai lavori, ma anzi inzia ad assumere dimensioni nazional popolari. Dalle spiagge assolate, dai sentieri di montagna ed dalle code al casello autostradale, i nostri fidati informatori ci riferiscono del proliferare di discussioni in tema, al posto dei soliti discorsi sulla prossima stagione di calcio, sugli avvenimenti politici, e altri tormentoni ormai legati agli stereotipi classici sugli italiani (insieme agli spaghetti e mandolino): le FAQ più gettonate chiedono se il prossimo autunno sarà ancora Big Bill a dettare le regole del mercato o se Java diventerà una scomoda realtà per MS o invece rimarrà un sogno nelle menti di tutti schiacciato dalle logiche di mercato. Senza parlare poi del temibile stato di apprensione che aleggiava qualche tempo addietro nelle alcove di molti amanti, che nottetempo si chiedevano cosa avrebbe riservato il futuro nel settore dei browser multimediali, ipertecnologici e anche intelligienti: Netscape continuerà ad essere il numero uno oppure finalmente la casa di Redmond riuscirà a rilasciare un versione di Explorer XX non troppo buggata e sufficientemente discreta e sicura da permettere la scalata al primo posto fra i navigatori ....?? Per motivi di pudore pubblico la maggioranza delle persone ha evitato di toccare argomenti scottanti come l’uscita del prossimo Windows97 98 99 .... In effetti di fronte a questi problemi viene quasi da indurre alla vergogna chi si lamenta se il dischetto che conteneva tutto il lavoro di una settimana si è infettato o se il programma di scrittura, ha perso definitivamente la bussola fra tutte le versioni di salvataggio e più semplicemente per evitare di fare un torto a qualcuno ha deciso di non salvare più il documento. In mezzo a tutti questi problemi qualcosa di importante è accaduto: i due principali protagonisti della guerra fredda informatica degli anni ottanta e primi novanta da settembre saranno un po’ meno nemici: sembra, pare, si mormora prima , e si ufficializza poi, che Bill Gates a nome della sua ditta abbia comprato qualcosa come 300 miliardi in azioni di Apple entrando a far parte come socio minoritario della casa di Cupertino. (segue) |
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