MokaByte Numero 29  - Aprile 1999
Commercio
Elettronico 
di 
Roberto Palumbo
La nuova frontiera del business
In collaborazione con Computer Programming


E' sotto gli occhi di tutti che Internet sta diventando un nuovo mezzo per fare business. Visitando siti Web negli Stati Uniti questa sensazione si fa sempre più forte. In USA, infatti, il fenomeno è in fase più avanzata che in Europa e in Italia. Nel nostro Paese il Commercio Elettronico (CE) stenta a decollare sia per le tariffe telefoniche elevate che per il livello medio della cultura informatica. A molte piccole e medie imprese sembrano sfuggire le potenzialità del nuovo mercato. Il CE permette di essere più aggressivi sul mercato, di fare concorrenza ad aziende più grandi, di ottenere una visibilità nazionale ed internazionale. Quest’articolo presenterà i principali aspetti legati al CE in modo da consentire agli utenti, ma soprattutto alle aziende di qualunque dimensione, di comprendere il fenomeno e trarne adeguato vantaggio. Partendo dalla definizione di CE e passando attraverso la sua categorizzazione per modalità d’impiego, giungeremo alla descrizione degli strumenti per la realizzazione del sito e degli aspetti più delicati: transazioni sicure e pagamento elettronico


Cos’è il commercio elettronico

Si definisce commercio elettronico un insieme di transazioni commerciali tra produttore (offerta) e consumatore finale (domanda), realizzate con l’utilizzo di computer e reti telematiche, e finalizzate allo scambio d’informazioni direttamente correlate alla vendita di beni e servizi.
Mettendo da parte la definizione formale, il CE identifica l’acquisto, la vendita, l’ordine e il pagamento in forma elettronica di prodotti, utilizzando un’infrastruttura di rete. Questo tipo di transazioni esistono da anni e sono state realizzate fino ad oggi soprattutto negli scambi commerciali tra aziende tramite uno scambio di informazioni testuali, utilizzando la tecnologia chiamata EDI, Electronic Data Interchange. Quello che indichiamo adesso con il termine commercio elettronico è in realtà "Internet Commerce", ovvero le stesse operazioni vengono realizzate utilizzando le nuove tecnologie di rete che oltre a consentire lo scambio di messaggi testuali, consentono anche di realizzare siti multimediali e interattivi. Internet, in sostanza, ha trasformato il commercio elettronico da semplice scambio di dati tra imprese in una vera attività commerciale in cui i siti Web funzionano come negozi virtuali annullando la distanza tra l’azienda produttrice ed il consumatore finale. Gli scopi della presenza su Internet possono essere diversi: commercializzazione di beni e servizi, distribuzione di contenuti digitali, trasferimento di fondi, compravendita di azioni, emissioni di polizze, vendite all’asta, cooperazione. Come esempio portante prendiamo in considerazione una azienda di medie dimensioni, ma tutto quello che viene detto può essere messo in pratica da chiunque, dal singolo individuo alla grande azienda, che voglia essere presente su Internet.
 
 
 

CE e Commercio tradizionale
Con la diffusione del CE si viene a creare un nuovo rapporto tra l’offerta e la domanda di beni e servizi, ovvero tra i produttori ed i consumatori finali. Con l’avvento di Internet e della posta elettronica il produttore può diffondere il proprio messaggio elettronicamente modellandolo a piacere ed aggiornandolo in qualunque momento con pochi o nulli costi aggiuntivi. Il destinatario del messaggio può accettarlo o meno ma anche inviare commenti o critiche. Nel mondo virtuale non esistono più soggetti passivi ed attivi, ma ognuno può interagire con tutti gli altri; così può accadere che un potenziale acquirente, non trovando il bene che cerca, decida (per es. tramite posta elettronica) di richiederlo ad uno dei produttori.
Questo è un aspetto da non sottovalutare nel momento in cui si decide di apparire su Internet: bisogna essere disposti all’interazione diretta con il consumatore. Questo "segreto" ha portato molte piccole aziende ad essere competitive con grandi colossi del mercato.
 
 
 

Cosa vuol dire fare CE

Il commercio elettronico, nei paesi in cui è già diffuso, sta cambiando il modo di fare business per le imprese e di fare acquisti per i consumatori. Consente alle aziende di eseguire velocemente transazioni commerciali, senza l’utilizzo di documenti cartacei, con altre imprese e con i clienti. Può essere suddiviso in quattro categorie distinte:
    Business-to-Business Transazioni commerciali effettuate tra aziende (ad esempio il produttore con il proprio canale distributivo). Questa categoria esisteva anche prima dell’avvento del World Wide Web, quando cioè la scambio di informazioni avveniva solo in modalità testuale tra società che utilizzavano le tecnologie di rete per richiedere i prodotti ai propri fornitori, ricevendo la fattura ed effettuando il pagamento. Per transazione commerciale s’intende: scambio di informazioni aggiornate in tempo reale su prodotti e listini, ordini di beni o servizi e pagamento elettronico. Diventa così possibile per il distributore, per esempio, selezionare ed ordinare i prodotti tramite il catalogo elettronico ottenendo prezzi più bassi derivanti da minori costi d’esercizio.
    Business-to-Consumer Transazioni commerciali realizzate tra azienda e consumatore finale. Categoria diffusasi notevolmente con l’avvento del Web e delle nuove tecnologie che hanno permesso di realizzare siti multimediali ed interattivi, in modo da poter illustrare nel migliore dei modi il prodotto al potenziale acquirente. Si parla così di mall (negozi) virtuali, in cui sono presenti cataloghi e listini liberamente accessibili ai visitatori del sito, corredati da informazioni sempre più dettagliate ed aggiornate.
    Business-to-Administration Riguarda tutte le transazioni effettuabili tra azienda e pubblica amministrazione. Attualmente, in Italia, questa categoria è ancora in fase di lancio soprattutto per i ritardi nell’adeguamento alle nuove tecnologie da parte della pubblica amministrazione. Riguarda la possibilità di ottenere concessioni, permessi, riscossione di tasse, eccetera.
    Consumer-to-Administration Ancora in fase embrionale, riguarda le transazioni tra cittadini e pubblica amministrazione, ad esempio per il pagamento delle tasse e contributi.
Le problematiche associate a ciascuna categoria sono diverse. Chiunque voglia portare la propria attività su Internet può decidere di adottare anche una sola delle categorie presentate, in funzione della specifica attività aziendale e degli obiettivi che si vogliono raggiungere. Per esempio, si potrebbe pensare, in un primo momento, di gestire la catena di distribuzione per poi, successivamente, passare alla creazione di un negozio virtuale destinato al pubblico.
 
 
 

Fare CE a più livelli

Una pagina Web permette di rendere disponibili un insieme di informazioni sotto forma di testo, suoni, immagini che il visitatore del sito può consultare. È possibile evidenziare tre diversi possibili livelli di presenza per le imprese che decidono essere presenti sul Web:
    Basso o promozionale: prevede la presentazione dell’azienda, evidenziando la sua attività, i prodotti, i servizi e le soluzione offerte. Ha esclusivamente uno scopo pubblicitario e informativo. A livello di impiego di risorse, è il meno costoso ma anche il meno redditizio. Per es. un sito in cui compare esclusivamente il logo aziendale, le sedi ed i recapiti telefonici e l’elenco dei prodotti offerti. A questo livello non si prevede interazione tra visitatore e azienda;
    Intermedio: prevede una maggiore quantità di informazioni per il visitatore del sito, tra cui anche un catalogo e un listino dei prodotti, eventuali offerte speciali, la possibilità di scambio di informazioni con l’azienda tramite posta elettronica ma anche la possibilità di acquistare dei prodotti, non usufruendo delle tecnologie per il pagamento elettronico ma semplicemente fornendo i propri dati (carta di credito, versamento c/c, ecc.) tramite e-mail o fax;
    Alto o di vendita: prevede un elevato coinvolgimento dei visitatori attraverso la presentazione di pagine dinamiche ed interattive (cataloghi e listini più accattivanti). Si prefigge inoltre: fidelizzazione dei clienti, customer care, assistenza tecnica online, assistenza pre e post vendita, gestione ordini e acquisti e pagamento elettronico tramite transazioni sicure utilizzando anche la carta di credito. Questa scelta prevede una pianificazione a medio e lungo termine ed un adattamento dell’organizzazione aziendale alle nuove condizioni di mercato. 
La scelta di uno dei tre approcci comporta investimenti via via crescenti anche dal punto di vista delle architetture di rete (hosting, housing), che verranno descritte in seguito. Bisogna anche dire che i maggiori vantaggi dal CE verranno tratti da quelle aziende che decideranno di ristrutturare completamente la propria organizzazione orientandola all’Internet business, non tralasciando però i canali di vendita tradizionali.
 
 
 

Vendita diretta ed indiretta

Un altro aspetto da evidenziare è la commercializzazione di nuovi prodotti grazie all’evoluzione del mercato virtuale: audio, filmati, foto digitali sono tutti beni immateriali che vengono consegnati all’acquirente tramite la rete, per i quali la transazione commerciale inizia e si conclude via Internet. È necessario dunque evidenziare due tipi di vendita realizzabili tramite la rete: quella diretta, riguardante materiale elettronico, e quella indiretta relativa a beni e servizi che per loro natura non possono essere consegnati tramite la rete (beni materiali). 
La differenza sostanziale sta nel completamento della transazione commerciale. Mentre nel primo caso viene richiesto un bene pagandolo e ricevendolo per via telematica, nel secondo caso la transazione si conclude solo dopo che il bene viene consegnato a domicilio. In tal caso, alle problematiche del primo tipo si aggiungono anche quelle relative all’effettiva consegna del prodotto. 
Pertanto, gli aspetti vincolanti per chi commercializza beni materiali elettronicamente sono: la consegna della merce (beni materiali) ed il pagamento del corrispettivo.
Vantaggi per le aziende e gli utenti
Molto dipende dai beni e servizi offerti dall’azienda, ma in linea di massima questo nuovo canale di vendita non ha controindicazioni, nel caso peggiore non porta alcun risultato positivo, anche perché gli investimenti iniziali sono minimi. 
Statisticamente le categorie di prodotti più vendute su Internet sono: libri e riviste, computer, servizi finanziari, articoli da regalo, attrezzatura, audiovisivi, automobili, alimentari. I vantaggi dal punto di vista sia dell’utente che dell’azienda sono innumerevoli (Riquadro 2), eccone alcuni:
    Utenti Notevoli sono le implicazioni sulla società se il CE si diffonderà, basti pensare che il mercato virtuale sul Web consente al consumatore l’accesso a beni e servizi senza alcun vincolo geografico e temporale (negozi aperti 24 ore su 24), possibilità di accedere ad un’ampia e diversificata scelta sia per quanto riguarda le caratteristiche dei prodotti che il prezzo: è possibile trovare prodotti inconsueti, specialistici, amatoriali, utilizzando i motori di ricerca. Tutto ciò di giorno e di notte, durante le festività, senza fare la fila…
    Aziende Il nuovo mercato consente di raggiungere un bacino molto ampio di potenziali clienti a bassi costi infrastrutturali, concorrendo con aziende di grandi dimensioni. Permette, inoltre, una comunicazione diretta ed interattiva con il consumatore e quindi la produzione di beni on-demand. I principali vantaggi sono:
      Raccolta semplificata dei dati di vendita necessari per il marketing;
      Visibilità internazionale;
      Nuovi segmenti di mercato;
      Abbreviazione della catena di distribuzione e quindi un abbattimento dei costi d’esercizio;
      Servizi on-demand, FAQ, forum e newsgroup di discussione;
      Offerta di prezzi e cataloghi sempre aggiornati.
Gli svantaggi per le aziende in seguito alla presenza su Web sono quasi inesistenti. L’unico rischio che si può correre è quello di "indebolire" l’immagine aziendale non rispettando le aspettative dei visitatori del sito. In particolare bisogna fornire sempre informazioni aggiornate (anche settimanalmente), sfruttare al meglio i consigli ed i suggerimenti, ma soprattutto rispondere a tutti tramite e-mail anche quotidianamente. L’interattività è un aspetto che i navigatori della Rete pretendono.
 
 
 

Requisiti per la diffusione del CE

Il CE si affermerà e progredirà solo quando si risolveranno i problemi della standardizzazione delle tecnologie che saranno impiegate nella realizzazione pratica, in modo che tutte le transazioni avvengano in un unico contesto elettronico compatibile e uniforme. Inoltre è necessario avere un accesso veloce alla rete migliorando l’infrastruttura ed abbassando delle tariffe telefoniche. Il CE progredirà e si affermerà solo quando verranno risolti questi problemi.
Inoltre, un ostacolo difficile da superare, soprattutto in Italia, è rappresentato dalla diffidenza verso gli acquisti per via telematica, derivanti dal gusto della prova, dell’assaggio, ecc. Per incentivare il CE in Italia occorrerà realizzare proposte innovative: dalla possibilità di comprare prodotti difficilmente reperibili sul mercato all’offerta di prodotti a prezzi competitivi, prevedendo regali, sconti, ecc. 
A causa della bassa velocità di accesso alla rete, un requisito fondamentale per un sito è la velocità di accesso allo stesso: siti "leggeri", grafica accattivante (con tecniche di web-graphic è possibile ottenere immagini elaborate ma nello stesso tempo "leggere") e contenuto interessante sono fattori che contribuiscono al successo. Occorre infine creare fiducia e sicurezza tra le imprese ed i consumatori, utilizzando tecnologie affidabili: firma digitale, certificati elettronici e strumenti per il pagamento elettronico sicuro.
 
 
 

Realizzare un negozio virtuale: creazione, pubblicazione e promozione

Fare CE significa, in pratica, realizzare un sito Web per promuovere l’immagine e/o vendere prodotti e servizi on-line. Come abbiamo visto in precedenza la presenza su Internet può essere realizzata a più livelli: a seconda degli obiettivi che si vogliono raggiungere e degli investimenti stimati. 
È possibile essere su Internet a livello promozionale: in questo caso basta veramente poco a livello d’impiego di risorse aziendali: occorre semplicemente realizzare delle pagine Web e collocarle su di un server Internet di uno dei tanti Internet Service Provider esistenti. 
Il livello di presenza intermedio prevede un maggiore impiego di risorse economiche e aziendali. Consiste nella realizzazione di un sito Web che oltre ad una vetrina e ad un listino prevede anche un scambio di informazioni, tramite e-mail, con i visitatori del sito fornendo anche la possibilità a chi accede di effettuare degli ordini, magari adottando il pagamento in contrassegno. 
I due livelli descritti sono quelli che consentono ad una qualunque azienda di essere su Internet in breve tempo, anche una settimana, e di iniziare a prendere confidenza con il nuovo mercato. Il terzo ed ultimo livello di presenza (vendita) sulla rete prevede invece un impiego di energie e denaro più elevato rispetto ai precedenti. Soprattutto una pianificazione a medio e lungo termine ed una ristrutturazione nell’organizzazione aziendale orientandola al Web, facendo realmente commercio elettronico, prevedendo cioè la possibilità di pagamento sicuro con carta di credito. I costi sono più elevati poiché si tende ad avere un server Internet proprio, o in sede o in hosting (aspetti descritti in seguito), mentre i tempi di progettazione del sito si aggirano attorno ai 30-40 giorni. Vediamo quali sono i passi principali da percorrere, partendo da zero 
Definizione degli obiettivi da raggiungere facendo CE; in base al tipo d’azienda è necessario definire quale scopo si vuole raggiungere dalla presenza nel nuovo mercato: promozione dell’immagine aziendale, promozione e vendita "occasionale" di prodotti oppure orientamento alla vendita, customer care, call center, ecc.;
Definito l’obiettivo, si sceglie uno dei tre livelli di "presenza" su Internet (promozionale, intermedio, vendita);
Il terzo passo è la realizzazione del sito: definizione dell’interfaccia grafica e dei contenuti (catalogo, listino, descrizione dei prodotti, ecc.): anche in questo caso è da valutare bene la "leggerezza" delle pagine da pubblicare visto che l’infrastruttura di rete italiana non è delle migliori si rischierebbe di realizzare un sito bellissimo ma difficilmente visitabile. Le tecnologie e gli strumenti da adottare sono vari e vanno dall’implementazione in azienda utilizzando HTML, CGI, ASP e linguaggi di scripting, sino alla realizzazione del sito in outsourcing (soluzione chiavi in mano) ovvero richiedendo ad aziende specializzate di realizzare il tutto. Chiaramente anche in questo caso è solo una scelta in termini di investimenti;
Realizzate le pagine Web bisogna stabilire quale provider (fornitore di accesso alla rete) scegliere e quale soluzione adottare per renderle disponibili on-line tra:
      Hosting: si utilizza un certo spazio, in termini di spazio disco, su di un server preesistente presso un provider. In questo caso il server viene suddiviso con altre aziende.Non è possibile realizzare una politica di sicurezza totale poiché non si ha la completa gestione del server;
      Server presso l’azienda: questa soluzione prevede la presenza di un server presso la sede dell’azienda e la connessione ad Internet tramite una linea dedicata (CDN). Occorre scegliere il computer da utilizzare per la pubblicazione delle pagine Web ed una nuova figura professionale che abbia le competenze tecniche per amministrarlo. La soluzione più costosa;
      Housing: rappresenta sicuramente la soluzione migliore e più efficiente. Mette insieme gli aspetti positivi dell’hosting e della linea dedicata. Consiste nell’installazione di un server aziendale presso un provider, evitando così i costi di amministrazione del sito.
    Diffusione e pubblicizzazione del sito: una volta presenti sul Web è necessario far conoscere a tutti il sito, scatta così la fase di WebMarketing: promuovendo il sito tramite altri già noti; registrandolo nei motori di ricerca, scambiando banner con altri siti, pubblicizzandolo su banner a pagamento e tramite fax, e-mail, mailing list, newsgroup, ecc.;
    L’ultimo aspetto da prendere in considerazione, soprattutto per soluzioni avanzate orientate alla vendita, è il supporto clienti, che comprende: Customer Care pre e post vendita sui prodotti, Call Center (numero verde) per reclami, informazioni addizionali, ecc., un fattore di fondamentale importanza per il successo di un sito.
Le potenzialità di Internet sono fondamentalmente la dinamicità e l’interattività. Meglio verranno sfruttati questi fattori, migliori saranno i risultati. Occorre dunque: aggiornare continuamente (anche quotidianamente) il sito con offerte promozionali e concorsi a premi, realizzare servizi di reverse-advertising, FAQ (risposte alle domande più comuni), ed altro. Tutto questo spinge il visitatore ad accedere periodicamente al sito aumentandone il numero di accessi (hits), indice di valutazione del successo di un sito.
Il trucco è individuare, non le esigenze di un segmento omogeneo di potenziali utenti, bensì quelle di un singolo individuo/acquirente e catalogarlo per ciò che lo differenzia dagli altri offrendogli, utilizzando opportuni strumenti per farlo, i prodotti più attinenti alle sue caratteristiche ed esigenze.
 
 
 

Transazioni sicure e pagamento elettronico

Gli aspetti che verranno trattati di seguito sono considerati i più importanti per la diffusione nazionale ed internazionale del CE. La risoluzione delle problematiche ancora legate ad essi agevoleranno sicuramente la diffusione delle transazioni sulla Rete. Ad oggi ci sono tutti gli strumenti per garantire la sicurezza e l’autenticità delle transazioni: dal protocollo SSL (Secure Socket Layer, definito da Netscape) fino alla crittografia in chiave doppia ([CPCrit]). 
Tutto per garantire che i dati personali e quelli relativi alla carta di credito, trasferiti telematicamente, non siano intercettati e siano custoditi in server sicuri.
Per quanto riguarda la sicurezza delle transizioni elettroniche è stato definito il protocollo SSL, grazie al quale i dati inviati da un qualunque browser vengono crittografati con chiavi di 128 e più bit, al fine di garantire la massima riservatezza, integrità, identità (firma digitale) e confidenzialità delle informazioni. Ma non tutto è risolto. 
Per garantire che una transazione relativa al pagamento di un corrispettivo, associato all’acquisto di un bene, vada a buon fine è necessario, oltre alla protezione dei dati inviati, anche verificare l’autenticità dell’offerta (ovvero garantire all’acquirente che il bene da lui richiesto giunga alla destinazione da lui prescelta), ma anche la non ripudiabilità da parte dell’acquirente (ovvero garantire al venditore che chi acquista paghi con la sua carta di credito e non rifiuti l’acquisto in un secondo momento). 
Ma veniamo al pagamento elettronico ed alla realtà italiana in materia. Attualmente, per garantire l’autenticità delle parti, è disponibile per l’Italia, a cura della Società per i Servizi Bancari (SSB), il sistema Telepay, basato sul protocollo SSL (che garantisce la riservatezza dei dati a livello di trasporto) e su un protocollo definito da SSB (che utilizza l’algoritmo RSA con chiavi a 1024 bit per la protezione a livello applicativo dei dati) che consente di effettuare transazioni sicure e crittografate in cui SSB fa da garante (Certification Authority, [SSBCA]) nei confronti dei negozi virtuali e degli acquirenti.
L’iter da seguire è il seguente: l’azienda che decide di fare realmente commercio elettronico, deve chiedere l’autorizzazione alla propria banca (alcune della banche convenzionate sono: Banca Popolare di Novara, Banca Sella, Banca del Salento; le altre le trovate in [SSBsite]) di poter ricevere dagli acquirenti, certificati allo stesso servizio, il pagamento tramite bonifico bancario o carta di credito (concordando le condizioni). Viceversa il visitatore che volesse acquistare prodotti o servizi su Internet deve chiedere alla propria banca di avere (gratuitamente) la certificazione Telepay per poterlo fare. Gli viene assegnato un certificato e quindi un codice, associato ad una sua carta di credito, con il quale effettuerà i pagamenti presso i negozi del circuito Telepay ([SSBSite]). Chiaramente sia l’azienda che l’acquirente realizzano la transizione grazie ad un plug-in da inserire nel proprio browser, per l’utente, e ad un software specifico da installare sul server del sito che ospita il negozio virtuale, per l’impresa.
Ma tutto questo non basta. Non dimentichiamo che la presenza su Internet dà all’azienda visibilità mondiale, dunque sarebbe utile avere una Certification Authority ed uno standard mondiale per il pagamento elettronico. È infatti in fase avanzata di definizione il protocollo SET (Secure Electronic Transaction) ed una SET Certification Authority (CA). La definizione di questo standard è stata voluta da Visa e MasterCard nel Febbraio del 1996 e supportata da Microsoft, IBM, Netscape, Verisign, Terisa System ed altre aziende del settore. 45 istituti finanziari di 18 paesi europei sono coinvolti nel progetto pilota per sperimentare VSEC, il primo prodotto di Visa basato sul protocollo SET (Riquadro 3).
Si tratta di un protocollo che fornisce un’elevatissima riservatezza ed integrità delle informazioni trasmesse e che può essere implementato sia a livello software che hardware (integrandolo nelle smart card). Il principale vantaggio nell’adozione del protocollo è la presenza dei certificati digitali, e quindi della CA, che garantisce l’identità delle parti coinvolte nella transazione (proprio quello che accade attualmente in Italia con SSB che utilizza però SSL più un protocollo proprietario, non standard). 
Coloro che intendono sviluppare applicazioni per il commercio elettronico e vogliono adottare questo protocollo, trovano le specifiche tecniche in [SETSpec], mentre per altri riferimenti implementativi vi rimando alla bibliografia.
 
 
 

Esempi di siti

Non resta che fare alcuni esempi di quanto si è detto. Di seguito troverete elencati alcuni siti da visitare per farsi una idea reale di quanto esposto in queste pagine: 
    www.e-Christmas.com - sito creato appositamente per incentivare il commercio elettronico a livello internazionale.
    www.all-internet.com - elenco di siti che fanno commercio elettronico su Internet.
    www.amazon.com - punto di informazione e vendita di libri in lingua inglese.
    www.lloyd1885.it - compagnia di assicurazioni del gruppo RAS.
    www.mercato.it - cybermercato in cui è possibile trovare dai vini fino a computer, giocattoli, ecc.
    www.ups.com - corriere espresso: è possibile monitorare le tappe che compie il pacco fino alla consegna.
    www.bigliettoelettronico.it - biglietteria relativa ad eventi del mondo dello spettacolo.
    www.arena.it - sito dell’Arena di Verona con il programma della stagione lirica e la possibilità di prenotare i posti on-line.
    www.cdnow.com - vendita di CD e video.
     

Conclusioni

Anche se tutti gli indici sono in rialzo, permane nel nostro paese una velata incertezza sulle possibilità e sui rischi che il Commercio Elettronico potrebbe portare, anche a causa della mancanza di conoscenze informatiche da parte di chi dovrebbe utilizzare queste nuove tecnologie.
In questo articolo si è soprassieduto su molte problematiche tecnico-implementative, che potrete approfondire facendo riferimento alla bibliografia, ponendo invece l’attenzione sugli aspetti principali e sulle soluzioni esistenti. 
Spero però di aver fornito una significativa panoramica sull’argomento e aver stimolato, in chi conosceva già il fenomeno e non, il desiderio di provarci: di realizzare il proprio sito Web aziendale o personale. Comunicatemi tramite e-mail i risultati raggiunti… buoni affari!
 
 
 

Bibliografia

Web:
[SSBSite] http://telepay.ssb.net/home, descrizione del servizio Telepay;
[SSBBank] http://telepay.ssb.net/home/homevim.htm , elenco delle banche e dei negozi aderenti al circuito SSB;
[SSBCA] http://ca.ssb.net, la Certification Authority della Società per i Servizi Bancari (SSB);
[SETSpec] http://www.setco.org, le specifiche dello standard SET;
[CNet] http://www.commercenet.it il sito italiano del consorzio internazionale, senza fini di lucro, CommerceNet che promuove la diffusione del CE.
Altro:
[CPCrit] S. Curzi, "Appunti di... Crittografia Applicata", Computer Programming n.70,71,72;
[CP67] Speciale "Crittografia e Sicurezza", Computer Programming, Marzo 98, n. 67;
[CP69] G. Puliti, "Gestire gli accessi al sito Web con un server Java", Computer Programming, Maggio 98, n. 69;
[WebSec] W3C Global Team, "Web Security", O’Reilly. 
Roberto Palumbo è laureato in Scienze dell’Informazione presso l’Università degli Studi Pisa. Dopo aver sviluppato applicazioni in C/C++, presso il Centro Ricerche ENEA ed aver svolto la funzione di System Administrator presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche, attualmente si occupa della progettazione di siti per Internet e delle tecnologie e soluzioni per il Commercio Elettronico. Può essere contattato tramite e-mail all’indirizzo rpalumbo@mokabyte.it

 
 

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