Numero31
Giugno 1999


 
MokaByte 31 
Ilnuovo look di MokaByte

Come alcuni di voi avranno notato, e noteranno nel leggere le pagine di questo nuovo numero della rivista, da questo mese un ulteriore passo nella rivisitazione grafica è stato fatto.
Abbiamo effettuato alcune modifiche al tipo di carattere, oltre che ad altri piccoli dettagli che dovrebbero complessivamente migliorare la qualità della rivista.
Coloro che hanno iniziato a programmare in Java con le prime versioni del JDK si ricorderanno infatti che allora le interfacce grafiche che si potevano costruire erano piuttosto limitate ed avevano la caratteristica di utilizzarepochi font standard (fra cui il Courier New appunto).
Adesso che è uscito il JDK 1.2 (Java 2), e le classi Swing, possiamo disporre finalmente di strumenti che permettono la realizzazione di GUI migliori sia nella funzionalità che nell’aspetto finale. Anche la rivista quindi si è adeguata adottando un look più moderno.
Abbandonata la strada di CSS e cose del genere siamo tornati ad adottare strumenti più tradizionali, nell’attesa che XML & C. ci permettano una più facile gestione delle fasi di impaginazione.

Vorrei ricordare  a tutti che nei giorni dal 15 al 18 di questo mese cisarà JavaOne, la conferenza mondiale su Java che ogni anno si tiene a S.Francisco:  e noi della redazione saremo la a raccogliere le più importanti novità del momento. 
Nel prosimo numero  verrà pubblicato uno speciale su JavaOne.

Ricordo infine che in luglio (il 6 per la precisione)  ci sarà la ItalianJava Conference, e quindi invito tutti i lettori a passare dal nostro stand per poterci conoscere e darci semmai dei consigli sul nostro lavoro.

Buona lettura a tutti
GiovanniPuliti
 

MokaCode
Una serie di articoli introduttivi su argomenti base di Java spiegati passo passo con  esempi molto semplici. 
MokaPackages
Per capire come è strutturato l'immenso Java Development Kit, una panoramicadi tutti i principali packages del JDK. 
Tutti i 
numeri di MB
 

 

La programmazione di  Lotus Domino in Java
Grazie al supporto per Java, il famoso server per il workgroup di Lotus, rende possibile non solo la personalizzazione, ma anche l’interfacciamento con il mondo esterno
di Giovanni Puliti
Le transazioni in Java
Nell'articolo precedente sono stati introdotti alcuni concetti teorici sulle transazioni, validi in generale, indipendentemente dal DBMS e dal linguaggio di programmazione utilizzato. In questa seconda parte si cercherà di analizzare l'API JDBC alla ricerca delle primitive per la gestione delle transazioni.
di Roberto Bagnoli
Un piccolo JWebServer
In questo articolo descriverò come si scrive un server usando la libreria standard di Java. L'esempio riportato sarà un Web Server che supporta una parte del protocollo HTTP 1.0. 
di Antonio Cisternino 
Jini
Grazie a Jini e' possibile condividere servizi e risorse, rendere semplice l'accessoalle risorse da qualsiasi punto della rete, semplificare tutto sommato la vita agli amministratori. Trattando Jini analizzeremo le politiche concui la Sun ha affrontato i problemi tipici dei sistemi distribuiti. 
 di Gabriele Baroni e Marco Masotti 
La crittografia per la protezione delle informazioni sulla rete
"Le informazioni che invio sono protette da sguardi indiscreti ? Sono sicure?" "Chi è il mio interlocutore ?" Una utile panoramica sui concetti di base e sulle tecniche di crittografazione utilizzabili in internet. 
 di Ugo Chirico
Il pattern Proxy
La teoria: delegare e controllare l'accesso ad un oggetto:  un gradodi indirezione in più
 di Lorenzo Bettini
La pratica: incontriamo il pattern Proxy. Partiamo dal memento della puntata precedente e ne realizziamo una versione remotizzata. Una applicazione d'esempio.
 di Andrea Trentini
Swing V parte: la pratica
Dopo una lunga parte introduttiva dedicata al modello Model View Controller ed alla gestione degli eventi secondo il delegation model, vediamo adesso di toccare con mano qualche piccolo esempio dedicato alle Swing. 
 di Massimo Carli
Progettazione e programmazione visuale...
Lo scopo "completamente disinteressato" di questo articolo è quello di scegliere tra i programmi visuali presenti sul mercato quelli più adatti alla realizzazione di un macro-ambiente di sviluppo, che dia la possibilità anche ad utenti con scarsa mobilità agli arti superiori di realizzare in completa autonomia prodotti software in Java.
di Garlaschelli Andrea

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