MokaByte
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Ilnuovo look
di MokaByte
Come alcuni di
voi avranno notato, e noteranno nel leggere le pagine di questo nuovo numero
della rivista, da questo mese un ulteriore passo nella rivisitazione grafica
è stato fatto.
Abbiamo effettuato
alcune modifiche al tipo di carattere, oltre che ad altri piccoli dettagli
che dovrebbero complessivamente migliorare la qualità della rivista.
Coloro che hanno
iniziato a programmare in Java con le prime versioni del JDK si ricorderanno
infatti che allora le interfacce grafiche che si potevano costruire erano
piuttosto limitate ed avevano la caratteristica di utilizzarepochi font
standard (fra cui il Courier New appunto).
Adesso che è
uscito il JDK 1.2 (Java 2), e le classi Swing, possiamo disporre finalmente
di strumenti che permettono la realizzazione di GUI migliori sia nella
funzionalità che nell’aspetto finale. Anche la rivista quindi si
è adeguata adottando un look più moderno.
Abbandonata
la strada di CSS e cose del genere siamo tornati ad adottare strumenti
più tradizionali, nell’attesa che XML & C. ci permettano una
più facile gestione delle fasi di impaginazione.
Vorrei ricordare
a tutti che nei giorni dal 15 al 18 di questo mese cisarà JavaOne,
la conferenza mondiale su Java che ogni anno si tiene a S.Francisco:
e noi della redazione saremo la a raccogliere le più importanti
novità del momento.
Nel prosimo
numero verrà pubblicato uno speciale su JavaOne.
Ricordo infine
che in luglio (il 6 per la precisione) ci sarà la ItalianJava
Conference, e quindi invito tutti i lettori a passare dal nostro stand
per poterci conoscere e darci semmai dei consigli sul nostro lavoro.
Buona lettura
a tutti
GiovanniPuliti
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MokaCode
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Una serie di
articoli introduttivi su argomenti base di Java spiegati passo passo con
esempi molto semplici. |
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MokaPackages
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Per capire come
è strutturato l'immenso Java Development Kit, una panoramicadi tutti
i principali packages del JDK. |
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La
programmazione di Lotus Domino in Java |
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Grazie
al supporto per Java, il famoso server per il workgroup di Lotus, rende
possibile non solo la personalizzazione, ma anche l’interfacciamento con
il mondo esterno |
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di
Giovanni Puliti |
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Le transazioni
in Java |
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Nell'articolo
precedente sono stati introdotti alcuni concetti teorici sulle transazioni,
validi in generale, indipendentemente dal DBMS e dal linguaggio di programmazione
utilizzato. In questa seconda parte si cercherà di analizzare l'API
JDBC alla ricerca delle primitive per la gestione delle transazioni. |
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di Roberto
Bagnoli |
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Un piccolo
JWebServer |
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In
questo articolo descriverò come si scrive un server usando la libreria
standard di Java. L'esempio riportato sarà un Web Server che supporta
una parte del protocollo HTTP 1.0. |
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di Antonio
Cisternino |
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Jini |
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Grazie
a Jini e' possibile condividere servizi e risorse, rendere semplice l'accessoalle
risorse da qualsiasi punto della rete, semplificare tutto sommato la vita
agli amministratori. Trattando Jini analizzeremo le politiche concui la
Sun ha affrontato i problemi tipici dei sistemi distribuiti. |
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di
Gabriele Baroni e Marco Masotti |
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La crittografia
per la protezione delle informazioni sulla rete |
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"Le
informazioni che invio sono protette da sguardi indiscreti ? Sono sicure?"
"Chi è il mio interlocutore ?" Una utile panoramica sui concetti
di base e sulle tecniche di crittografazione utilizzabili in internet. |
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di
Ugo Chirico |
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Il pattern
Proxy |
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La
teoria: delegare e controllare l'accesso ad un oggetto: un gradodi
indirezione in più |
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di
Lorenzo Bettini |
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La
pratica: incontriamo il pattern Proxy. Partiamo dal memento della puntata
precedente e ne realizziamo una versione remotizzata. Una applicazione
d'esempio. |
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di
Andrea Trentini |
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Swing V parte:
la pratica |
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Dopo
una lunga parte introduttiva dedicata al modello Model View Controller
ed alla gestione degli eventi secondo il delegation model, vediamo adesso
di toccare con mano qualche piccolo esempio dedicato alle Swing. |
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di
Massimo Carli |
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Progettazione
e programmazione visuale... |
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Lo
scopo "completamente disinteressato" di questo articolo è quello
di scegliere tra i programmi visuali presenti sul mercato quelli più
adatti alla realizzazione di un macro-ambiente di sviluppo, che dia la
possibilità anche ad utenti con scarsa mobilità agli arti
superiori di realizzare in completa autonomia prodotti software in Java. |
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di Garlaschelli
Andrea |
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