MokaByte Numero 33  -  Settembre  99
Java entra in macchina
di 
Emilio Pavia
L'evoluzione della tecnologia embedded, unitamente alle novità di Java, trasformano gli oggetti che ci circondano


 


Il continuo sviluppo di Java ha portato questo linguaggio ad utilizzi sempre più vasti, ben lontani dalla semplice animazione delle pagine Web per cui è nato. 
La Sun sta infatti estendendo la tecnologia Java anche a strumenti di uso comune quali elettrodomestici e automobili. 
In questo articolo presenteremo la nuova auto progettata dalla Sun basata su Java

Introduzione

In questi ultimi anni c’è stato un vero e proprio “boom” nella diffusione della rete Internet; basti pensare all’enorme quantità di siti e a tutti quei servizi, molti dei quali gratuiti, che ci sono rispetto a qualche anno fa. Causa di questa esplosione è stata lo sviluppo di nuove tecnologie, prima fra tutte Java, che hanno reso il World Wide Web più elegante e più interattivo, e quindi più interessante. Ultimamente la Sun Microsystem sta cercando nuove soluzioni per rendere il Web più utile e diffuso, cercando anche di inserirlo in posti in cui non ci saremmo mai aspettati di trovarlo. Tutte queste soluzioni sono state presentate alla Java One Conference di quest’anno, e una delle tante che ha conseguito un discreto successo è stata la EV1. 
 
 

Caratteristiche dell’auto

La EV1 è il prototipo di una macchina elettrica progettata dai tecnici della Sun. Ma perché la Sun si è messa a progettare nuove automobili? Certamente non per immettersi nell’immenso mercato automobilistico, bensì per dotare le automobili di strumenti che possano aumentare la sicurezza del guidatore. La EV1 è infatti dotata di un computer di bordo, molto più sofisticato degli attuali sistemi di navigazione presenti nelle auto più costose. Ma quali sono allora le funzionalità di questo computer? Per prima cosa analizziamo tutte le componenti elettroniche all’interno della macchina. Al di là del display presente nel nostro quadro comandi, nell’auto è installato un server (grande quanto una scatola di scarpe), basato su microprocessore SPARC (utilizzato dalla Sun per lo sviluppo di quasi tutti i suoi prototipi). Nel cofano dell’auto ci sono tra l’altro un modem a 28.800 baud e altre schede di comunicazione. Interessante è anche la flessibilità di questo gruppo hardware, poiché è possibile inserire nuovi componenti (collegando ad esempio il nostro portatile o il telefono cellulare) dato che il sistema è stato concepito come una LAN. Per quanto concerne il software, il sistema è spinto da un “motore” tutto scritto in Java, dal Java Embedded Server al Personal Java e altro. Tutti questi componenti utilizzano per la comunicazione il protocollo TCP/IP utilizzato dalla rete Internet, visto che lo scopo di tutta questa apparecchiatura è proprio il collegamento ad Internet.
 
 
 
 

Utilizzo del sistema

Vediamo ora l’utilizzo e le funzioni di questo sistema. Per prima cosa, l’uso più scontato è quello di navigatore: digitando infatti il luogo di partenza e di destinazione il computer ci guiderà tranquillamente attraverso il percorso più breve e più conveniente. Al di la di questa “banale” funzione, ce ne sono altre sicuramente più interessanti dal punto di vista tecnologico ed innovativo. Una fra queste è indubbiamente il sistema di autodiagnostica in caso di guasto.
Prendiamo un esempio: stiamo viaggiando di notte su una strada semi-deserta e l’auto si guasta; in casi normali saremmo costretti o ad aspettare che qualcuno passi di li, o chiudere la macchina e fare un bel po’ di strada a piedi. In questo caso invece basta attendere i soccorsi inviati automaticamente dagli operatori collegati alla nostra auto. Infatti l’automobile in caso di guasto si collega con il centro d’assistenza, sempre tramite protocollo TCP/IP, e manda un report dettagliato sul suo stato; l’operatore riceve i dati e manda sul luogo una squadra di soccorso adatta al nostro problema. Certamente sotto questo profilo la diffusione di questo sistema sarebbe davvero interessante. Oltre a queste utili funzioni, il computer di bordo esegue anche altre operazioni che siamo più soliti vedere, quali la riproduzioni di file multimediali Mp3, il download di file da Internet, la lettura della posta elettronica, ecc. Per il collegamento ad Internet il sistema utilizza automaticamente tre tipi di connessioni più o meno veloci, in base alla lunghezza del percorso da compiere: infatti più lungo è il percorso, più piccola sarà l’ampiezza di banda, dato che abbiamo più tempo a disposizione; al contrario per percorsi brevi avremo a disposizione un’ampiezza di banda maggiore. Collegato a questo computer possiamo anche trovare diversi optional come ad esempio il sistema di riconoscimento del guidatore. Infatti quando il guidatore entra in macchina, inserisce in un apposito alloggiamento una chiave personalizzata che scarica immediatamente i propri dati sul server, permettendo così all’auto il riconoscimento del guidatore. La macchina così è in grado di riconoscere le tue abilitazioni alla guida, stabilendo magari un limite massimo di velocità se hai da poco preso la patente. 
Questo sistema di sicurezza è stato realizzato tramite la tecnologia Java Ring, ed è molto utile in caso di utilizzo dell’auto da parte di più persone. Inoltre è impossibile che una persona non autorizzata utilizzi la chiave personalizzata di un altro, rubando magari l’auto, dato che tutte le chiavi sono protette da un codice PIN. Un’altra caratteristica interessante è la possibilità di utilizzare i comandi vocali, grazie alle API Java Speech. L’auto è infatti dotata di un microfono cosi che il guidatore può dare i comandi al sistema tramite la propria voce, per chiedere ad esempio di leggere il testo di una e-mail o per accettare una chiamata al cellulare, il tutto senza togliere le mani dal volante. A sua volta anche l’auto utilizza la voce, tramite gli altoparlanti, per leggere ad esempio il testo della e-mail. 
 
 
 
 

La reazione delle industrie

Questo progetto non è da considerarsi un semplice esperimento scientifico. La tecnologia infatti si sta movendo in altre direzioni rispetto al passato dove gli unici target erano gli office e gli home computer. Al giorno d’oggi infatti si stanno cercando nuove soluzioni per rendere gli strumenti portatili (computer, cellulari, palmtop, ecc.) più interattivi (è il caso del WAP, che darà la possibilità di accedere a diversi servizi internet dal proprio telefono cellulare). Le industrie però non hanno grossi progetti in questo campo della wireless communication. Di questo fatto ne stanno approfittando le industrie leader del mercato informatico come Microsoft, Sun, Intel, Mototola e altre, le quali stanno investendo molti capitali in questo mercato per trovarsi davanti a tutti in caso di successo di queste tecnologie portatili. Visto infatti l’enorme numero di auto vendute ogni anno, si profilerebbe un mercato molto più grande di quello dei PC o dei telefoni cellulari.
 
 
 

Conclusioni

Questo progetto potrebbe segnare una svolta nello sviluppo futuro delle automobili, trasformandole così da un semplice mezzo di locomozione ad un vero e proprio ufficio ambulante con tutti gli strumenti necessari per lavorare e per viaggiare sicuri. Dal punto di vista della programmazione questa è un’altra conferma sulle potenzialità effettive del linguaggio Java che, sebbene sia ancora molto giovane, si propone come protagonista nella programmazione del nuovo millennio.

 


  
 

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