Sommario MokaByte n. 102 - Dicembre 2005
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[Java base]

La Reflection in Java
  Come già spiegato il mese scorso, la reflection fornisce un meccanismo per ispezionare le classi in fase di esecuzione, senza disporre di alcuna informazione su di esse al momento della stesura del programma. Per questa ragione, la reflection si classifica come strumento ideale per la realizzazione di strumenti per la diagnostica o il debug del software, più che come strumento di programmazione vero e proprio.
    di Andrea Gini  
  Applicazioni Desktop
Persistenza delle preferenze
  Dopo aver visto come creare una finestra delle preferenze per configurare una ipotetica applicazione per il gioco del Sudoku, vediamo una delle possibili alternative per gestire la persistenza ed il recupero della configurazione che non richieda troppa codifica e creando uno strato di software riutilizzabile.
    di Massimiliano Bigatti  

 

[J2EE]  

Architetture e tecniche di progettazione EJB
III parte: la trasmissione dei dati fra gli strati tramite il pattern DTO (introduzione)
  In una architattura multistrato uno dei problemi più importanti è legato alla comunicazione e della propagazione dei dati fra i vari strati. Il pattern DTO, che introduciamo questo mese, assolve brillantemente a questo compito. Probabilmente uno dei pattern più semplici il DTO è al tempo stesso uno dei più importanti e denso di insidie.
    di Giovanni Puliti  
[J2ME]

J2ME vs SYMBIAN
  Confronto tra le potenzialità delle due tecnologie più utilizzate per sviluppare applicazioni per terminali mobili: J2ME e Symbian OS.
    di Vincenzo Viola  
[Sicurezza]

Firma Digitale con dispositivo crittografico sicuro
I parte: le smart card
  Analizziamo il processo di accesso alle smart card, contenitori sicuri di chiavi asimmetriche, ed utilizziamole per applicare ai dati i servizi di integrità, autenticazione e non ripudiabilità rispettando le “politiche Italiane” in campo di Firma Digitale.
    di Iacopo Pecchi  
[Integrazione]

Integration Patterns
III parte: la pratica

  In questo articolo vedremo due esempi pratici del pattern Content-Based Router (CBR).
Il primo consiste nella realizzazione pratica di una classe CBR, il secondo riguarda la configurazione di un componente CBR già realizzato e disponibile da un prodotto d’integrazione.
    di Stefano Rossini  
  Java Business Integration
III parte: Service Unit & Service Assembly
  Nel precedente articolo (vedere [MOKA_JBI_II]) si è sviluppato un semplice Componente JBI di tipo Service Engine. In questo articolo vedremo come verificarne il funzionamento costruendo una Composite Application di test. Questo ci permetterà di capire i meccanismi JBI standard di deploy dei cosiddetti Service Assembly.
    di Stefano Rossini  
  Service Oriented Architecture: dalla teoria alla pratica
III parte: Maturity Model
  SOA investe tutti gli aspetti associati alla definizione di un Information System: architetturali, metodologici, di processo, organizzativi, tecnologici e culturali! E' pero' fondamentale occuparsi del problema anche dal punto di vista organizzativo e culturale...
    di M. Piraccini e S.Rossini  
[Metodologia]

Introduzione al workflow
  In questo articolo introdurremo i concetti di Workflow e Workflow Management System. Descriveremo cosa è un workflow, ne forniremo una possibile classificazione e mostreremo in quali ambiti può essere utilizzato un motore di workflow.
Cercheremo infine di mostrare alcune analogie/differenze principali tra i concetti di workflow, Business Process Management (BPM) e Orchestration.
    di S. Rossini e G. Borri  
  Skill differenti per applicazioni J2EE di successo
La sfida del teamworking
  Esperti di User Interface ed esperti di Business Logic in un progetto J2EE. Come promuovere la massima cooperazione? La risposta ci viene dagli UML Subsystems.
    di Doriano Gallozzi  
   
 
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