Ho
iniziato a collaborare con MB nel giugno del 2003, dopo
aver passato gli otto mesi precedenti a rivoltare Jetspeed
come un calzino, per poterci costruire sopra un CMS
mi sono detto: "perchè non evitare a qualcun' altro
il lavoraccio di mesi a capire cosa sono queste benedette
portlet". Così ho provato a scribacchiare (era la prima
volta che scrivevo un articolo) cercando di descrivere
quali erano i punti principali e i concetti che stavano
dietro l' idea di un portale fatto con le portlet.
Una volta letto mi sono detto che forse era il caso
di scrivere un pò meglio visto che l' articolo non era
proprio comprensibile per un neofita (per non parlare
della forma e degli "orrori" d'ortografia).
Da lì in poi, ci ho preso anche gusto, finchè ho avuto
tempo libero, da quel primo articolo fino ad oggi non
meno di una quarantina di persone mi hanno scritto,
di cui due terzi studenti universitari a cui affibbiano
una tesina di qualcosa a loro sconosciuto (e non solo
a loro purtoppo), e trovando qualcosa scritto in Italiano
e la possibilità che qualcuno li possa aiutare, saltano
di gioia, io invece vorrei tanto ringraziare i loro
professori....
Il problema grosso per me viene quando qualcuno vuole
cimentarsi a portletizzare qualsiasi cosa senza sapere
che in Java il sorgente va compilato, pensando che basti
mettere il codice dentro Tomcat per farlo funzionare
come se fosse un linguaggio di script, fortunatamente
ormai ho fatto il callo e capisco alla quarta mail quando
è il caso di spiegare che forse è prima il caso di imparare
le basi (è proprio il termine adatto), e poi in seguito
posso anche aiutare.
Invece il rimanente terzo delle mail proviene da professionisti
che chiedono consigli o propongono consulenze, ricordo
ancora quando chiamarono in ufficio dal Brasile per
chiedermi aiuto in un progetto in cui dovevano usare
le Portlet, il giorno tornai a casa con il sorriso a
trentadue denti e camminavo a venti centimetri da terra
:-) .
Così
ho iniziato pure a viaggiare per aiutare qualcuno che
mi contattava in maniera incessante, questo mi ha permesso
di conoscere molte persone anche importanti che mai
avrei pensato di conoscere, mi ha dato la possibilità
di avere esperienze diverse dal solito tran-tran lavorativo
e quindi di crescere sotto il profilo professionale,
anche se a costo di bruciarmi le ferie. Inutile aggiungere
che c'è sempre un secondo e un terzo "lavoretto" per
cui mi richiamano, così il primo contatto che inizialmente
è di lavoro si trasforma in amicizia.
Nel frattempo oltre a Jetspeed in casa è entrato anche
Spring è la storia si stà ripetendo con mio grande piacere,
e anche con meno fatica grazie a quel santo uomo che
ha inventato l' IoC.
Dal quel primo articolo su Mokabyte ad oggi molte cose
sono successe e grandi cambiamenti ci sono stati nella
mia vita. Il tempo tolto al sonno per far decollare
il Jug Sardegna, che finalmente è diventato una associazione
ed ha ormai una certa visibilità, la nascita di mio
figlio a cui purtoppo piace molto la tastiera e il mouse
e non sopporta che li usi il padre, (purtoppo gli piace
anche la moto del padre, ma almeno non riesce ancora
a salirci).
Ho anche dovuto vincere la mia timidezza a parlare davanti
a una platea, per riuscire a parlare ai meeting e ai
corsi. In fin dei conti sarei bugiardo se dicessi che
non mi piace il mio lavoro, ogni tanto mi viene da pensare
che mi pagano per giocare come facevo da piccolo con
i Lego, ma questo è anche il segreto per cui lavoro
sempre sorridendo."
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