MokaByte 100 - 8bre 2005
 
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Nikolaj Mihailovic Grepp - ideologo e sistemista Unix
ngreppi@mokabyte.it

Nasce a Sofia nel 1969 e all'età di tre anni si iscrive alla locale sezione del Pcus; si distingue immediatamente come attivista organizzando le 5 giornate di Brescia, le 10 giornate di Milano e la pesca di beneficenza di Montefioralle.
Lo ritroviamo, in seguito ad una fallimentare esperienza nella guerriglia in Angola a fianco di Che Guevara, sugli spalti di Cordova, che difende fino a che non è fatto prigioniero e trasferito in un carcere a massima sicurezza iracheno, il già tristemente celebre Abu Ghraib.
I mesi trascorsi in carcere in condizioni disumane contribuiscono a formare in lui una nuova coscienza rivoluzionaria, ispirata all'internazionalismo solidale e alle bombe intelligenti.
Il pensiero rivoluzionario di Grepp uscito dal carcere non stenta a diffondersi nelle principali università americane e europee; la Sorbonne, Oxford, Berkeley, Stanford, tutte ribollono infiammate dai principi di uguaglianza, fraternità ed indeterminazione di Grepp.
Il quale, d'altra parte, col pretesto di studiare il pensiero Maoista, si rifugia in una sperduta località ai piedi dell'Himalaya, dove per un anno seguita a vivere attendendo che il clamore generato dai suoi scritti si plachi.
È in questo periodo che nascono le sue migliori produzioni e soprattutto collaborazioni; dall'alto delle montagne lavora alla Divina Commedia, che pubblica sotto falso nome circa sette secoli prima, all'Etica Nicomachea e ad un'introduzione alla metafisica delle masse e sintesi del'Io che rimane nel cassetto per gli anni a venire, destinata ad una "labor amussis" sempre più raffinato che distilla il significato delle parole fino all'essenza, comprensibile a tratti e solo per intuizione.
Dal suo esilio volontario e da un così produttivo otium, con uno dei colpi di timone cui la sua vita ci abitua, man mano che si svolge, si precipita in Vietnam, per assistere alla caduta di Saigon.
Dal clima di generale euforia successivo ai primi momenti della presa della città, quasi una materializzazione dei più profondi principi Greppiani, si passa presto alla corruzione e alle violenze. Deluso, ma non per questo stanco, Nikolaj Mihailovic prende la strada dell'Australia dove [...].

Comincia quindi ad interessarsi al mondo Unix. Prende le prime confidenze con Solaris, nelle versioni per Sparc ed Intel, quindi non esiste in seguito alcuna versione o distrubuzione o software che gli possa resistere, che egli non sia in grado di far funzionare.
È colui che sta "dietro le quinte", un'autentica materializzazione di un istancabile daemon Unix, pronto a risolvere i problemi più disparati cui pur un perfetto sistema come Mokabyte va incontro.
Come sia giunto a lavorare per Mokabyte, è un mistero la cui facile soluzione lasciamo all'attento lettore.
Ma possiamo dare un indizio: la sete di sapere, il desiderio di studio e sperimentazione di tecnologie e teorie sempre all'avanguardia hanno da sempre costituito una ghiotta esca per Nikolaj Mihailovic.
Non occorre scrivere altro.