Si è recentemente svolta a Roma la seconda edizione del Liferay Italy Symposium. Oltre a mettere in connessione molte diverse realtà che in Italia lavorano con Liferay, l’evento ha affrontato importanti argomenti legati sia all’aspetto strettamente tecnologico della piattaforma, che alle oppurtunità che offre in ambito business.
Quest’anno è stata Roma ad ospitare la seconda edizione del Liferay Italy Symposium, organizzato da SMC Group[1].
La giornata è stata densa di contenuti, con un’agenda ricca di interventi interessanti. Come spesso accade in questo tipo di eventi, il programma si è svolto su due binari paralleli, ma anche con sessioni congiunte. I temi portanti individuati sono stati l’aspetto dell’uso “business” che si può fare di uno strumento come Liferay e quello più propriamente “technology” dedicato a sviluppatori e tecnici. Non va poi dimenticato che giornate come queste servono a stringere relazioni, capire cosa fanno gli altri e stabilire possibili opportunità di collaborazione: in una parola, ci sono considerevoli possibilità di “fare networking”. Fin d’ora desidero sottolineare l’impeccabile organizzazione e ringraziare SMC per la disponibilità di tutto lo staff.
Che si trattasse di esperti, principianti o semplici curiosi, l’evento ha richiamato l’attenzione di un notevole quantitativo di pubblico equamente distribuito per competenze.
What’s new?
La presentazione della versione 6.1 a cura di Olaf Kock ha sicuramente catturato l’attenzione dei partecipanti che hanno avuto modo di constatare l’impegno costante del team di Liferay nel migliorare il portale e nel tenere in grande considerazione le richieste e i contributi forniti dalla community di sviluppatori. Ecco di seguito, suddivisa per temi, una rapida panoramica delle migliorie più significative:
Permission System
“Alzi la mano chi mi sa dire la differenza tra communities e organizations!”. Una semplice domanda che, in un istante, ha trasformato il clima sereno della sala nel gelo di un’aula scolastica prima dell’interrogazione. Solo un paio di mani si sono alzate timidamente, non prima di uno sguardo a 360 gradi alla ricerca di possibili alleati. Così Olaf ha annunciato la prima sostanziale ristrutturazione del permission system: ora la configurazione è semplificata grazie alla introduzione del concetto di Sites. Conseguentemente a questa novità, viene esteso il concetto di templating per mezzo del Dynamic Site Template, che consente maggiore controllo e velocità di distribuzione delle modifiche.
Staging
Il sistema di staging abbandona la cornice rossa in favore di una dockbar che consentirà il fast switch tra l’ambiente live e l’ambiente di stage: sicuramente si tratta di uno snellimento della procedura. A chi fosse preoccupato di eventuali “sovrapposizioni”, va subito detto che spiccano subito l’introduzione di un sistema di controllo dello storico delle modifiche e la possibilità di utilizzare un sistema di “undo”: in questo modo, viene migliorato nettamente l’uso di una funzionalità fondamentale in termini di publishing.
Mobile
Lo andiamo dicendo oramai da tempo: a poco a poco la rivoluzione mobile sta raggiungendo dimensioni da massa critica, che ne fanno un aspetto ormai fondamentale per il mercato worldwide. Anche Liferay investe sul mobile con considerevoli migliorie nel supporto nativo per le piattaforme di riferimento quali iPhone, Android e iPad. La device detection è implementata mediante WURFL comunque customizzabile per mezzo di un set di regole e l’introduzione di un framework per la gestione di responsive layouts all’interno dei temi. Volete un esempio del suo funzionamento? Visitate, ovviamente, il sito di Liferay [3] con il vostro dispositivo mobile e magari con più d’uno, di tipologia diversa, per comprendere come il layout risponda ai diversi smartphone/tablet collegati.
Document Library
Qui siamo in presenza del cambiamento probabilmente più significativo della nuova release: si pone fine alla separazione tra Document Library e Image Gallery e si unifica il tutto in una nuova Document Library. La Document Library della versione 6.1 unifica documenti e asset multimediali in un unico container e fornisce una potente funzionalità di preview per immagini, filmati, clip audio, documenti di testo, e così via.
Ulteriori funzionalità che evidenziano la volontà di costruire qualcosa il più simile a un vero e proprio sistema documentale sono la possibilità di effettuare check in e check out sugli elementi, funzionalità assai familiare agli utilizzatori di sistemi di content management, software documentale e a tutti gli sviluppatori. Viene inoltre aggiunta la possibilità di accedere ai contenuti mediante un client: al momento tale feature è disponibile per Windows, Mac e iPhone e presto sarà implementata anche per Android.
Figura 1 – Sono molti i miglioramenti alle diverse componenti del prodotto: tra aggiustamenti e nuove funzionalità, adesso Liferay è ancora più veloce e produttivo.
Altre caratteristiche
“Liferay moves fast!”. Più di 100 nuove caratteristiche, più di 400 migliorie alle funzionalità esistenti: potremmo scrivere pagine di recensione, ma il modo migliore per capire il valore di Liferay è sperimentare sul campo: download, startup e buon lavoro!
Biz & Tech tracks
La parte centrale della giornata è stata dedicata alle sessioni parallele: come già detto, si trattava di due binari, uno dedicato strettamente agli aspetti tecnologici, l’altro al “cosa le aziende possono fare” con un potente strumento come Liferay.
Gestione del progetto con Liferay
Sacrificando per una volta l’aspetto tecnico della giornata, ho avuto modo di seguire lo speech di Stefano Pullini, project manager di SMC, che ha illustrato egregiamente gli aspetti funzionali e organizzativi di un progetto basato su Liferay.
Come in ogni buon progetto che si rispetti, anche con Liferay diventa fondamentale identificare gli attori, suddividere il carico tra le risorse, prevedere un “soft start” per consentire ai soggetti coinvolti di “abituarsi” alla modalità di lavoro che il portale impone in termini di organizzazione del lavoro. Uno degli aspetti più interessanti è stato quello relativo ai preziosi suggerimenti sulle precauzioni necessarie in termini di sicurezza nell’utilizzo di un potente sistema di condivisione di risorse come Liferay: condividiamo, ma stabiliamo molto chiaramente cosa condividere e con chi.
Architettura e messa a punto del portale
Pomeriggio tecnico aperto da Mauro Mariuzzo, Liferay Architect di SMC. Uno degli aspetti su cui occorre soffermarsi con un sistema composito come Liferay è quello dell’architettura e della messa a punto. In questa sessione, viene dispensata una ricca serie di preziosi consigli in termini di tuning del portale, dei sistemi coinvolti con esso e dell’ottimizzazione dell’installazione di Liferay in base ai requisiti di progetto.
Figura 2 – Una importante sessione dedicata all’architettura di Liferay e alla sua messa a punto.
AlloyUI: un framework di presentation
Prosegue il collega Andrea Di Giorgi con una dimostrazione pratica dell’utilizzo di AlloyUI, framework di presentation basato su YUI che dalla versione 6.0 di Liferay ha deprecato jQuery, sostituendolo con un set di taglib e widget estremamente completo e funzionale.
Figura 3 – AlloyUI rappresenta un importante framework per lavorare con Liferay.su La scarsità di documentazione online su questo nuovo framework è stata colmata dalla presentazione effettuata al Liferay Italy Symposium.
Vista l’ovvia disparità in termini di documentazione disponibile online rispetto a jQuery, ritengo doveroso sottolineare che il contributo di Andrea su AlloyUI è stato sicuramente utile a tutti gli sviluppatori che quotidianamente si trovano ad affrontare difficoltà nella comprensione e nell’utilizzo del nuovo framework.
Liferay, dove è e dove va
Chiusura della giornata affidata allo staff di Liferay. Brian Cheung illustra il futuro e spiega perche‘ vale la pena investire su Liferay. Ancora una volta il portale guadagna terreno sul Gartner Magic Quadrant for Horizontal Portals[4] e gli inquiry sul mercato non fanno che confermare il trend positivo dei dati in termini di gradimento del prodotto. L’obiettivo continua ad essere quello di offrire uno strumento che possa racchiudere in una singola web platform tutte le funzionalità necessarie a gestire, distribuire ed erogare informazione: gestire contenuti, utilizzare strumenti di social collaboration, fornire un set di API agli sviluppatori, fornire report e fare auditing, organizzare il lavoro secondo un preciso workflow.
Conclusioni
Liferay Italy Symposium 2011 è stato un evento organizzato in maniera eccellente, con ampie possibilità di interazione tra speaker e pubblico e profilato su casi di studio italiani, dove professionalità e volontà di tanti tecnici e analisti hanno dato vita a un buon numero progetti italiani per piccole, medie e grandi imprese e per la pubblica amministrazione, settore abitualmente conosciuto come difficoltoso in termini accessibilità, sicurezza, volumi e dimensioni.
Riferimenti
[1] SMC Group, la società che organizza il convegno
[2] WURFL Wireless Universal Resource FiLe
[3] Liferay, il sito ufficiale
[4] Gartner: Magic Quadrant for Horizontal Portals
http://www.gartner.com/technology/reprints.do?id=1-17RTIFE&ct=111025&st=sg