Analizziamo le numerose novità della nuova versione di Liferay, la 6.1, partendo dalla rinnovata gestione di documenti e contenuti multimediali. Si tratta di un ambito in cui il portal ha fatto notevoli passi in avanti, con diversi miglioramenti.
Introduzione
Nello scorso mese di dicembre è stata pubblicata la prima versione General Availability di Liferay Portal 6.1. In un precedente articolo abbiamo già parlato di alcune delle principali novità introdotte con questa release che sono numerose e molto interessanti.
Con questo articolo iniziamo a analizzare più da vicino una delle aree su cui la nuova versione ha portato maggiori modifiche e miglioramenti, la gestione dei documenti e dei contenuti multimediali. Cercheremo di illustrare le principali novità e alcune modalità operative che ne dimostrino il funzionamento.
Gestione unificata di documenti e media: tipi documento e metadati
La gestione dei documenti e dei media è ovviamente uno degli elementi essenziali nella realizzazione di un sito web. Nelle precedenti versioni, Liferay prevedeva due funzionalità distinte: la Document Library per la gestione dei documenti e la Image Gallery per la gestione delle immagini. Entrambe consistevano in una portlet di gestione e una di visualizzazione.
Questa scelta di gestire separatamente due diverse tipologie di contenuto era abbastanza discutibile e portava spesso a confusione e a un gestione poco efficiente del proprio sito. Con la versione 6.1, Liferay Portal presenta invece una gestione unificata di documenti e contenuti multimediali denominata Documents & Media.
Mediante questa funzionalità, completamente rivista e migliorata, è ora possibile gestire qualsiasi tipo di contenuto, che rientri nella categoria dei documenti o dei contenuti multimediali (i contenuti web hanno però una propria funzionalità di gestione), con lo stesso strumento in maniera unificata e coerente.
Oltre ad aver unificato la gestione di documenti e contenuti multimediali, la funzionalità si è anche arricchita di caratteristiche molto importanti quali la gestione multi-repository e la gestione di tipi e metadati che rendono Liferay una piattaforma molto più ricca e completa e lo avvicinano alle migliori piattaforme di gestione dei contenuti.
Gestire documenti e multimedia
La funzionalità di gestione di documenti e contenuti multimediali (Figura 1) è accessibile dal Control Panel e ha un grafica molto rinnovata rispetto alla precedente versione.
In Figura 1 si può notare una barra orizzontale nella quale sono presenti button per compiere le principali azioni su cartelle, documenti e repository, un’area centrale per la visualizzazione dei contenuti e un menù a sinistra per la selezione dei contenuti da visualizzare.
Figura 1 – Gestione documenti e media.
Nel menù di sinistra, oltre alle classiche icone che conducono alla pagina home della Documents and Media oppure alla visualizzazione dei propri contenuti e di quelli recenti, è presente anche la possibilità di visualizzare i contenuti in base al tipo. Questo mette subito in evidenza una delle caratteristiche più interessanti della nuova gestione dei documenti di Liferay: la possibilità di definire in autonomia tipi di documento e relativi metadati. All’installazione del prodotto sono già presenti alcuni tipi di base che più che altro servono come esempio per la definizione di ulteriori tipi: Basic Document, Contracts, Sales Presentation sono esempi di definizione di tipi di documento personalizzati.
Oltre ai tipi di documento è possibile definire insiemi di metadati che possono poi essere associati in un colpo solo ai tipi di documenti che si vogliono definire.
Un semplice esempio: tipi di documento e metadati
Per capire meglio di cosa si sta parlando, procediamo con un semplice esempio che mostra come definire un nuovo tipo di documento con alcuni metadati associati.
Supponiamo quindi di voler definire un tipo di documento Articolo di MokaByte che associeremo a tutti gli articoli scritti per la rivista che caricheremo nel nostro ipotetico sito web. Ipotizziamo di voler associare ad ogni documento di questo tipo il seguente insieme di metadati:
- Autore
- Titolo
- Argomento
- Data di pubblicazione
- Numero rivista
Chiarito il nostro obiettivo procediamo con le operazioni da compiere per ottenere il tutto con Liferay Portal. Come primo passo, possiamo definire il nostro set di metadati denominato Articolo che poi associeremo alla definizione del nuovo tipo di documento identificato come Articolo di Mokabyte.
Figura 2 – Definizione di un set di metadati.
La definizione dell’insieme di campi del set di metadati è veramente semplice in quanto l’interfaccia consente in maniera molto intuitiva di aggiungere un determinato campo del tipo desiderato semplicemente trascinandolo nell’area dei metadati e impostandone successivamente le caratteristiche come raffigurato in Figura 3. Si può scegliere ad esempio il nome del metadato, il tipo e l’obbligatorietà.
Figura 3 – Definizione di un set di metadati.
Una volta inseriti tutti i campi con le loro caratteristiche possiamo salvare il tutto; da questo momento il nostro nuovo set di metadati è a disposizione per essere associato ai tipi di documento che desideriamo creare.
Figura 4 – Definizione di un set di metadati.
Dalla pagina principale della Documents and Media andiamo quindi ad aggiungere un nuovo tipo di documento che chiameremo Articolo di Mokabyte.
Figura 5 – Definizione di un nuovo tipo di documento.
Nella pagina di definizione del nuovo tipo selezioniamo il set di metadati appena definito ed associamolo al nuovo tipo di documento.
Figura 6 – Associazione di un set di metadati al tipo documento.
A questo punto salviamo la definizione del nuovo tipo documento; nel menù a sinistra vediamo come il nuovo tipo appaia tra i tipi a disposizione. A questo punto possiamo caricare nel sistema un nuovo documento associandogli questo nuovo tipo di documento appena creato.
Figura 7 – Aggiunta di un nuovo documento.
Aggiungiamo quindi un nuovo documento di tipo Articolo di Mokabyte e inseriamo i valori per tutti i metadati richiesti.
Figura 8 – Impostazione dei metadati del nuovo documento.
Una volta salvato possiamo vedere tutto quanto inserito alla destra della finestra di visualizzazione del documento stesso.
Figura 9 – Visualizzazione dei metadati del nuovo documento.
C’è da notare che per i tipi di documenti più comuni quali Microsoft Office e PDF, alcuni metadati vengono estratti in automatico mediante l’utilizzo di Apache TIKA, un toolkit open source di analisi dei contenuti. È quindi importante valorizzarli opportunamente nel file originario per avere questa ulteriore possibilità.
Abbiamo visto quindi come con semplici operazioni eseguibili tutte da interfaccia web sia possibile definire tipi di documento con metadati associati; in questo modo è possibile creare il proprio sistema di catalogazione dei documenti anche nel caso di esigenze piuttosto complesse e senza dover necessariamente ricorrere a un gestore di contenuti esterno.
Ciò conferisce a Liferay Portal uno strumento che ne consente l’utilizzo anche nel caso si abbiano esigenze di una certa complessità nell’ambito della gestione dei documenti e non si intenda ricorrere ad un vero e proprio sistema di Enterprise Content Management.
Gestione unificata dei contenuti: CMIS e multi repository
Qualora il sito progettato con Liferay Portal si inserisca in un sistema informativo in cui è già presente un patrimonio documentale contenuto in un ECM, oppure nel caso si voglia adottare un ECM poich� le esigenze di gestione documentale vanno oltre quanto richiesto da un sito web, Liferay 6.1 ha tutte le caratteristiche per costituire un potente strumento di integrazione.
Il protocollo CMIS
Altra caratteristica interessante di Liferay Portal 6.1 è infatti la possibilità di configurare l’accesso a differenti repository di contenuti mediante il protocollo di interoperabilità CMIS.
CMIS sta per Content Management Interoperability Services ed è un protocollo per l’accesso a sistemi di gestione dei contenuti in modalità standard. In pratica CMIS costituisce uno strato di astrazione tra il client e il gestore dei contenuti e permette con un insieme di servizi standard di effettuare operazioni sul repository sottostante astraendosi dalla sua implementazione. Lo standard CMIS è sviluppato da un comitato che comprende i maggiori player mondiali nel settore dell’ECM (Enterpise Content Management) ed è candidato a diventare lo standard di riferimento per l’accesso ai repository di contenuti. Avere a disposizione uno strumento che consente di accedere a differenti repository e a visualizzarne i contenuti indipendentemente da dove essi siano e dalla loro implementazione significa disporre di un potente strumento di integrazione e, cosa non da poco, fondato su un protocollo standard.
Collegarsi a un repository
Aggiungere un collegamento a un nuovo repository è estremamente semplice. Basta selezionare Repositiry dal menù a tendina Add come raffigurato in Figura 10.
Figura 10 – Aggiunta di un nuovo repository.
Viene presentata la pagina di inserimento dei parametri di connessione al repository che può avvenire secondo due modalità: Web Services o AtomPub.
Figura 11 – Impostazione connessione a repository CMIS.
Inserendo i parametri richiesti, se la connessione va a buon fine, il nostro repository apparirà tra le possibili scelte nel menù della Documents and Media (Figura 12).
Figura 12 – Lista dei repository.
Nel nostro caso abbiamo utilizzato un server di esempio contenuto tra i prodotti del progetto Apache Chemistry che fornisce una implementazione open source del protocollo CMIS. Ma la medesima cosa avremmo fatto per una connessione via CMIS a un altro repository documentale ,come ad esempio Alfresco.
Enterprise Content Management e CMIS
Oggi tutti i prodotti ECM più diffusi implementano lo standard CMIS, per cui con Liferay Portal 6.1 è possibile accedere da un’unica interfaccia senza implementazioni software a differenti gestori di contenuti e operare su di essi in maniera assolutamente trasparente.
Nella configurazione della connessione via CMIS va tenuto presente che il repository si aspetta delle credenziali valide per accettare la connessione. A questo scopo Liferay deve passare le credenziali dell’utente che sta effettuando la connessione al repository CMIS. Per fare ciò bisogna assicurarsi che le credenziali siano in sessione inserendo nel portal-ext.properties la riga session.store.password=true.
Inoltre Liferay deve essere configurato per passare al repository CMIS lo screen name, quindi va inserita nel portal-ext.properties la riga company.security.auth.type=screenName. Se le credenziali usate per l’accesso a Liferay sono le stesse utilizzate per l’accesso al repository, il gioco è fatto.
Gestione unificata dei contenuti: multimedia e altro
Come già detto, oltre ai documenti è possibile gestire con la stessa funzione anche i contenuti multimediali, come file audio, video e immagini. Non c’è molto da aggiungere per i contenuti multimediali rispetto ai documenti in quanto l’operatività è la medesima di quella già vista, ciò che cambia è solo la tipologia dei file.
Molto interessante è la caratteristica dell’Auto Preview: essa consente di avere una anteprima per la gran parte dei documenti e dei contenuti inseriti, direttamente nella Documents and Media. Ciò lo si ottiene mediante l’installazione di prodotti di terze parti. Ad esempio, con l’integrazione con OpenOffice si ottiene la conversione dei documenti in molteplici formati e la preview degli stessi. L’integrazione con ImageMagick consente di ottenere la generazione di immagini per l’anteprima di documenti, mentre quella con Xuggler dà la possibilità di trasformazione di formati video.
È possibile quindi sfogliare un documento direttamente online senza scaricarlo e leggerne il contenuto così come visualizzare un video o ascoltare un file musicale online. All’indirizzo indicato nei riferimenti [4] è possibile acquisire ulteriori informazioni per la configurazione dell’Auto Preview.
La visualizzazione dei contenuti
Oltre alla funzionalità di gestione, Liferay Portal mette ovviamente a disposizione le portlet per la visualizzazione dei propri documenti e contenuti multimediali. La Documents and Media Display portlet permette la presentazione dei contenuti con la classica visualizzazione a cartelle dove anche i repository esterni configurati via CMIS appaiono tra le cartelle navigabili (Figura 13).
Figura 13 – Documents and Media Display Portlet.
La portlet è simile alla vecchia Document Library Display anche se leggermente rivista graficamente. La Media Gallery invece è la rivisitazione della vecchia Image Gallery e consente di presentare i contenuti multimediali in disparati formati, fornendone anche la modalità di visualizzazione in formato galleria come raffigurato in Figura 14 per le immagini.
Figura 14 – Media Gallery Portlet.
La condivisione dei documenti con Liferay Sync
È interessante citare una delle ultime novità della piattaforma Liferay: Liferay Sync. Liferay Sync, attualmente in versione 1.0 RC, consente di sincronizzarsi con le cartelle dei documenti di un server Liferay e di consultare off-line tutti i documenti presenti sul sito per i quali si hanno gli opportuni permessi. Anche se ancora in fase di perfezionamento, il prodotto è molto interessante poich� consente di condividere documenti su tutti i dispositivi, anche mobili, e di gestire la propria base dati documentale senza dover necessariamente accedere via web al sito.
In pratica, con Liferay Sync è possibile sincronizzarsi automaticamente con la Documents and Media. Dalle prove eseguite, pur non essendo ancora in versione definitiva, Liferay Sync ha mostrato già di funzionare in maniera piuttosto affidabile pur presentando ancora qualche bug da risolvere, come ad esempio l’estensione dei file dopo la sincronizzazione che risulta non gestita correttamente con una sincronizzazione effettuata da PC.
In ogni caso con Lyferay Sync le potenzialità della gestione documentale di Liferay aumentano notevolmente e fanno intravedere un’ulteriore possibilità di utilizzo di Liferay Portal come un vero e proprio server per la condivisione multi canale di documenti.
Conclusioni
In questo articolo abbiamo descritto una delle funzionalità di Liferay 6.1 che è stata arricchita e migliorata maggiormente rispetto alla versione predente, la gestione di Documenti e Media. Ne abbiamo esaminato le caratteristiche principali fornendo anche qualche esempio concreto di utilizzo. Riassumendo alcune delle caratteristiche più interessanti sono le seguenti:
- gestione tipi documento e set di metadati
- gestione multi-repository via CMIS
- auto-preview dei contenuti
- gestione versioni, checkout e checkin
- estrazione automatica dei metadati dei contenuti
- accesso via WebDAV
- sincronizzazione con Lyferay Sync
Alcune di queste features già presenti nella precedente release, come la gestione delle versioni e il checkin/checkout delle risorse e l’accesso via WebDAV alle cartelle, non sono state ulteriormente approfondite.
Nei prossimi articoli continueremo il nostro viaggio attraverso Liferay Portal 6.1 esaminandone altre interessanti novità.
Riferimenti
[1] Liferay Community: Liferay 6.1 User Guide – Documents and Media
http://www.liferay.com/documentation/liferay-portal/6.1/user-guide/-/ai/documents-and-media
[2] Liferay WebSite – Liferay Sync
http://www.liferay.com/products/liferay-sync/features
[3] Apache Chemistry
http://chemistry.apache.org/project/cmis.html
[4] Liferay Wiki – Preview Generation
http://www.liferay.com/community/wiki/-/wiki/Main/Preview+Generation