Mokabyte

Dal 1996, architetture, metodologie, sviluppo software

  • Argomenti
    • Programmazione & Linguaggi
      • Java
      • DataBase & elaborazione dei dati
      • Frameworks & Tools
      • Processi di sviluppo
    • Architetture dei sistemi
      • Sicurezza informatica
      • DevOps
    • Project Management
      • Organizzazione aziendale
      • HR
      • Soft skills
    • Lean/Agile
      • Scrum
      • Teoria della complessità
      • Apprendimento & Serious Gaming
    • Internet & Digital
      • Cultura & Società
      • Conferenze & Reportage
      • Marketing & eCommerce
    • Hardware & Tecnologia
      • Intelligenza artificiale
      • UX design & Grafica
  • Ultimo numero
  • Archivio
    • Archivio dal 2006 ad oggi
    • Il primo sito web – 1996-2005
  • Chi siamo
  • Ventennale
  • Libri
  • Contatti
  • Argomenti
    • Programmazione & Linguaggi
      • Java
      • DataBase & elaborazione dei dati
      • Frameworks & Tools
      • Processi di sviluppo
    • Architetture dei sistemi
      • Sicurezza informatica
      • DevOps
    • Project Management
      • Organizzazione aziendale
      • HR
      • Soft skills
    • Lean/Agile
      • Scrum
      • Teoria della complessità
      • Apprendimento & Serious Gaming
    • Internet & Digital
      • Cultura & Società
      • Conferenze & Reportage
      • Marketing & eCommerce
    • Hardware & Tecnologia
      • Intelligenza artificiale
      • UX design & Grafica
  • Ultimo numero
  • Archivio
    • Archivio dal 2006 ad oggi
    • Il primo sito web – 1996-2005
  • Chi siamo
  • Ventennale
  • Libri
  • Contatti

Nel numero:

158 gennaio
, anno 2011

Liferay Portal Overview

I parte: La creazione di un tema grafico

Avatar
Lorenza Amato

Lorenza Amato è nata a Chieti nel 1982. Si è laureata in Informatica presso l‘Università degli studi di Bologna. Dal 2009 svolge, presso la D‘vel Snc, l‘attività di sviluppatrice software in ambiente Java. In particolare si occupa di sviluppo di progetti per Liferay Portal Server.

Avatar
Chiara Mambretti

Chiara Mambretti è un‘anima inquieta dalla passione sfrenata per il cioccolato. Inizia a giocare con le matite e sogna di passare la sua vita disegnando. Le capita tra le mani la rivista AD, si laurea in disegno industriale e compra lo spremiagrumi di Philippe Starck. Il suo indiscutibile gusto grafico la spinge fin sotto le mura di Urbino dove si specializza in disegno grafico. Prende una sbandata per l‘illustrazione, lavora per l‘editoria scolastica e di nascosto inizia a illustrare storie per bambini. Si fidanza con un programmatore, sente parlare spesso di HTML, CSS, JavaScript e si ritrova a progettare siti web presso D‘vel s.n.c. L‘anima inquieta troverà mai pace?

Avatar
Federica Fabbri

Dopo la laurea in Scienze Economiche all‘Università di Bologna sono entrata a contatto con il mondo dei sistemi informativi grazie a un tirocinio formativo presso il Cineca di Bologna e varie attività di collaborazione con il Dipartimento MIUR (Ministero dell‘Istruzione, dell‘Università e della Ricerca). Dal 1999 mi occupo della realizzazione di siti Internet e dell‘integrazione grafica di applicazioni web complesse. Sono iscritta come Consulente Tecnico di Ufficio presso il Tribunale di Bologna per cui svolgo incarichi in materia di diritto commerciale e regolamentazione Internet. Attualmente lavoro per D‘vel Snc.

MokaByte

Liferay Portal Overview

I parte: La creazione di un tema grafico

Picture of Lorenza Amato– Chiara Mambretti – Federica Fabbri

Lorenza Amato– Chiara Mambretti – Federica Fabbri

  • Questo articolo parla di: Frameworks & Tools, Programmazione & Linguaggi

Sviluppare il tema grafico, ossia l‘insieme di stili CSS, immagini, template e layout personalizzati per un progetto web diventa molto più lineare e uniforme grazie all‘uso di Liferay Portal. In particolare, fatte salve le necessarie competenze di progettazione grafica, Liferay Portal consente all‘utilizzatore di trasformare completamente l‘aspetto grafico di un sito web rendendolo facile da usare e visivamente piacevole.

Sempre più spesso ci viene richiesto di studiare la grafica per progetti web realizzati con Liferay Portal Server [1]. Questo significa sviluppare il tema grafico, ossia l’insieme di stili CSS, immagini, template (con XSL o Velocity VM [2]) e layout personalizzati.

Il processo di creazione di un nuovo tema inizia con il suo studio grafico mediante gli opportuni software di progettazione; una volta definita la veste grafica si può passare alla creazione del tema su Liferay.

 

 


Figura 1 – Esempio di sito realizzato con Liferay (www.d-vel.com).

 

I temi Liferay sono hot deployable plugin in grado di trasformare completamente l’aspetto grafico del portale rendendolo facile da usare e visivamente piacevole, tant’è che a volte risulta difficile o addirittura impossibile riconoscere un sito realizzato con Liferay [3].

 

 


Figura 2 – Esempio di sito realizzato con Liferay (www.cronomedia.com).

Startup

La creazione di un tema vuoto è piuttosto semplice. Per farlo abbiamo a disposizione diversi modi. Ne illustriamo due.

Plugins Software Development Kit (SDK)

Il Plugin SDK [4] è un framework per la generazione di plugin (portlet, temi, hook, etc.) creato dal team di Liferay. Vediamo come utilizzarlo per il tema.

  1. Dal terminale posizionarsi all’interno della cartella dove si è scompattato il plugin SDK, dentro themes.
  2. Lanciare il comando create.bat su Windows o create.sh su Linux/Mac OS con i due argomenti richiesti: nome e titolo. Attenzione: il parametro nome non deve contenere spazi ed al nome viene automaticamente appeso “-theme”.

 

 


Figura 3 – Creazione di un tema vuoto tramite Plugin SDK (Mac OS).

 

Nello specifico, definiamo il nome del tema “Liferay-Solution” e il titolo di visualizzazione “Liferay Solution theme”. Avremo quindi:

create.bat Liferay-Solution “Liferay Solution Theme”

Tramite questo script il plugin SDK crea dentro themes la cartella Liferay-Solution-Theme. All’interno troveremo i file necessari per il deploy di un tema. In questa stessa cartella inseriremo, come spiegato più avanti nell’articolo, i file (CSS, immagini, template, etc. ) utili a definire l’aspetto grafico del tema, organizzati secondo una precisa struttura.

Liferay IDE

Liferay IDE  [5] è un plugin per Eclipse sviluppato anch’esso dal team di Liferay. Sostanzialmente ci permette di fare quello che facciamo con il Plugins SDK, ma in maniera visuale. Per i dettagli di installazione e configurazione si rimanda a [5].

 

 


Figura 4 – Creazione di un tema vuoto tramite Liferay IDE (Windows).

 

Una volta installato, per creare il tema basta avviare il wizard dal menù (vedi fgura 4), riempire i campi richiesti, nome e titolo visualizzato e cliccare su Finish (vedi figura 5). Ora abbiamo il nostro tema vuoto pronto per la personalizzazione.

 

 


Figura 5 – Parametri per la creazione di un tema vuoto tramite Liferay IDE (Windows).

Il principio dell’ereditarietà

I temi Liferay sono organizzati in una struttura modulare che consente allo sviluppatore di modificare rapidamente l’aspetto grafico di una singola portlet o di un qualsiasi oggetto presente sulla pagina. Non è necessario personalizzare/modificare ogni singolo aspetto del tema in quanto esso eredita le immagini, gli stili e i template dai temi di default di Liferay. I temi personalizzati quindi si basano sulle differenze rispetto a temi di default di Liferay.

Nel file build.xml è possibile determinare ciò che si desidera utilizzare come base per il tema.

Il nostro tema dimostrativo “Liferay-Solution” si basa sul tema “_styled”. Di seguito si riporta il contenuto del file build.xml

     
          
          

Il tema padre è definito dalla proprietà theme.parent [6]. Nel nostro caso abbiamo scelto di ereditare “_styled” che prevede stili delle portlet piuttosto minimali. Si potrebbe anche scegliere di ereditare il tema “_unstyled” che non contiene alcun tipo di stile.

Struttura

La struttura di un tema organizza i diversi tipi di risorse in cartelle facilmente accessibili [7]. La struttura completa di “Liferay-Solution” è la seguente:

/ Liferay-Solution-theme /
      / Docroot /
            / WEB-INF /
                  liferay-plugin-package.properties
                  liferay-look-and-feel.xml
      / _diffs /
            / Css /
                  custom.css
            / Images /
                  / pic /
            / Layouttpl /
                  / Custom /
                        home.tpl
                        home.png
            / Templates /
                  portal_normal.vm
      / Css /
            application.css
            base.css
            custom.css
            dockbar.css
            extras.css
            forms.css
            layout.css
            main.css
            navigation.css
            portlet.css
      / Images /
            ...
      / Layouttpl /
            / Custom /
                  home.tpl
                  home.png
      / Templates /
            init_custom.vm
            navigation.vm
            portal_normal.vm
            portal_pop_up.vm
            portlet.vm

All’interno della cartella docroot è presente la cartella _diffs dove andremo a inserire tutte le personalizzazioni, modificando esclusivamente le parti del tema che differiscono dal tema principale. Per fare questo è necessario copiare la struttura della directory del tema principale dentro la cartella _diffs, ponendo solo le cartelle e i file necessari alla personalizzazione.

Per esempio, se vogliamo sostituire un’icona di default (nello specifico search.png) dobbiamo ricreare il percorso relativo dentro la cartella _diffs, ossia /images/common/search.png. Nel nostro tema “Liferay Solution”, la  struttura di _diffs è la seguente:

      / _diffs /
            / Css /
                  custom.css
            / Images /
                  / common /
                  / pic /
            / Layouttpl /
                  / Custom /
                        home.tpl
                        home.png
            / Templates /
                  portal_normal.vm

Andiamo ad analizzare le singole cartelle nel dettaglio.

Gli stylesheet: CSS

È la cartella che raccoglie gli stili .css del nostro tema e contiene esclusivamente il file custom.css, incluso nel file main.css del tema principale. Essendo l’ultimo file letto, per la legge della cascata va a sostituire tutti gli altri stili precedentemente richiamati. Di conseguenza per personalizzare il nostro tema è sufficiente modificare il file custom.css aggiungendo nuovi stili o sovrascrivendo quelli del tema principale.

Si raccomanda di non modificare gli altri stili specifici del portale (application.css, dockbar.css, ecc); questo renderà molto più facile l’aggiornamento del portale in quanto basterà sostituire solamente il file custom.css e applicare eventualmente gli opportuni aggiustamenti.

Le immagini del portale: IMAGES

Contiene la directory pic nella quale andremo a inserire tutte le immagini personalizzate del portale e la directory common che contiene le immagini sovrascritte a quelle di default (vedi paragrafo Struttura)

I modelli di layout: LAYOUTTPL

L’impaginazione del main-content, ovvero l’area in cui andremo a posizionare le varie portlet, viene gestita tramite i modelli di layout. Essi dividono la pagina in varie aree dove poter trascinare e posizionare le portlet [8]. La struttura tipica di un file .tpl con Liferay 5.x è:

     
            $processor.processColumn("column-1")

dove l’impaginazione è organizzata con le tabelle. Invece, con Liferay 6.0, i file .tpl hanno un aspetto molto simile al seguente:

 

 

$processor.processColumn(“column-1”)
$processor.processColumn(“column-2”)

 


dove l’impaginazione è organizzata con i DIV. I modelli predefiniti di Liferay 6.0 controllano se il browser utilizzato è IE di una versione precedente alla 8:

#if ($browserSniffer.isIe($request) && $browserSniffer.getMajorVersion($request) < 8)

In questo caso i layout utilizzano la vecchia struttura a tabelle, mentre per tutti gli altri browser utilizzano i DIV, evitando così di specificare gli stili ad hoc per tutte le versione di IE.

Liferay viene fornito con diversi modelli di layout predefiniti.

 

 


Figura 6 – Esempi di modelli di layout predefiniti di Liferay.

 

Molto spesso capita di dover costruire una pagina più complessa, come puo’ essere ad esempio una homepage. Si deve quindi creare un modello di layout personalizzato. Per il nostro tema grafico abbiamo realizzato il seguente layout chiamato home.tpl:

 

 

$processor.processColumn(“column-1”)
$processor.processColumn(“column-2”)
$processor.processColumn(“column-3”)
$processor.processColumn(“column-4”)
$processor.processColumn(“column-5”)
$processor.processColumn(“column-6”)

 


Figura 7 – Griglia di impaginazione home (home.tpl).

 

Coerentemente con la filosofia di replicare solamente le cartelle su cui abbiamo effettuato una personalizzazione, dentro la directory / Layouttpl / andiamo a creare la cartella / Custom / all’interno della quale sistemeremo il file home.tpl e l’icona home.png (vedi figura 8).

 

 


Figura 8 – Icona layout home (home.png)

 

Per far comparire il nostro layout all’interno della lista dei layout di default, è necessario che entrambi vengano richiamati nel file /docroot/WEB-INF/liferay-look-and-feel.xml con la seguente sintassi:

      
            
                  
                        /layouttpl/custom/home.tpl
                        /layouttpl/custom/home.tpl
                        /layouttpl/custom/home.png
                  
            

 

 


Figura 9 – I modelli di layout predefiniti di Liferay insieme al layout “Home”.

 

Operando in questo modo il layout viene associato al nostro tema grafico e non può essere applicato al di fuori di esso. Alternativamente è possibile creare un layout staccato dal tema, disponibile a livello globale, così da poterlo utilizzare indipendentemente dal tema scelto.

I modelli di pagina: TEMPLATE

È la directory che contiene i modelli di pagina o template. Il template su cui siamo andati ad intervenire è portal_normal.vm modificando i riferimenti nel footer e commentando la breadcrumb in quanto non prevista nella nostra interfaccia grafica. Questo file contiene la dockbar ed è possibile, ad esempio, inserire eventuali javascript, controllare la posizione della toolbar di navigazione e gestire variabili custom [9] di Velocity [2].

 

 


Figura 10 – Griglia di impaginazione template portal_normal.vm.

Il nostro tema grafico

A titolo di esempio pubblichiamo il tema grafico del progetto “Liferay Solution Theme”, un portale dimostrativo dai contenuti fittizi (vedi figura 11).

 

 


Figura 11 – Tema grafico “Liferay Solution Theme”.

 

Sono state inserite quattro applicazioni di default:

 

 


Figura 12 – Le quattro applicazioni inserite.

 

Site Map è la portlet che mostra i link a tutte le pagine del sito. Nel nostro caso l’abbiamo configurata in modo da visualizzare soltanto le pagine figlie della pagina Archivio.

 

 


Figura 13 – Dettaglio Site Map: Archivio.

 

Search è la portlet che consente agli utenti di ricercare contenuti all’interno del sito.

 

 


Figura 14 – Dettaglio Search Portlet: Cerca contenuti.

 

Asset Publisher è la portlet che permette di visualizzare liste di articoli di diverse tipologie (blog, documenti, wiki, ecc). È possibile scegliere la tipologia di visualizzazione (solo titolo, titolo con estratto, titolo con contenuto) e decidere quali tipologie mostrare tramite l’utilizzo dei tags.

 

 


Figura 15 – Dettaglio Asset Publisher: News.

 

Web Content Display è la portlet che consente di visualizzare il contenuto di un solo articolo.

 

 


Figura 16 – Dettaglio Web Content Display.

 

Una volta inserite le applicazioni, dobbiamo scegliere se applicare o meno i bordi a queste portlet. Se intendiamo aggiungere i bordi, andremo ad intervenire su tre stili:

  • .portlet .portlet-topper
  • .portlet .portlet-title
  • .portlet .portlet-content

 

 

 


Figura 17 – Aspetto grafico di una portlet con bordi.

 

Con la personalizzazione di questi, è possibile dare la stessa veste grafica a tutte le portlet col bordo che andremo ad inserire nel nostro portale.

Se abbiamo l’esigenza di personalizzare ulteriormente possiamo operare in due modi:

  • personalizzare la singola applicazione specificando nel file custom.css la classe della portlet interessata (ad esempio .portlet-search .portlet .portlet-title);
  • personalizzare la singola portlet andando ad incollare lo stile direttamente in “aspetto grafico > stili avanzati” specificando l’istanza della portlet (ad esempio: #p_p_id_56_INSTANCE_s0N6_). L’inconveniente è che, una volta cancellata la portlet, questi dati vengono persi con essa.

Una portlet senza bordi, invece, ha una struttura più snella, senza il titolo e caratterizzata da una sola classe:  .portlet-borderless-container. Quindi per la personalizzazione andremo ad intervenire sullo stile .portlet-borderless-container e sulle sue declinazioni.

 

 


Figura 18 – Aspetto grafico di una portlet senza bordi

 

Una volta terminate tutte le personalizzazioni, lanciamo il comando

ant deploy

nel terminale all’interno della cartella del tema. Andiamo così a creare il file .war (Web Archives Repository) ossia un archivio che contiene tutti i file del tema.

Infine procediamo con l’integrazione attraverso l’installazione del file

Liferay-Solution-theme-5.2.3.1.war

nel pannello di controllo del portale (Installazione Plugin > Plugin del tema > Installa altri temi > Invia file).

Conclusioni

Con questo primo articolo sulla customizzazione grafica, abbiamo voluto mostrare sia alcuni concetti alla base del funzionamento di Liferay, sia il modo in cui è possibile realizzare alcuni semplici temi grafici in maniera lineare e veloce. Con questo strumento e un po’ di capacità, infatti, la qualità dei risultati è garantita: sicuramente un ausilio notevole per chi deve realizzare portali. Continueremo ad approfondire Liferay nei prossimi numeri: nel frattempo i lettori interessati possono scaricare e analizzare il tema grafico proposto (scaricando l’allegato dal menu in alto a destra).

Riferimenti

[1] Liferay: il sito

http://www.liferay.com/

 

[2] Apache Velocity

http://velocity.apache.org/

 

[3] Development LIferay: come creare un tema

http://www.liferay.com/documentation/liferay-portal/6.0/development/-/ai/creating-liferay-themes-2

 

[4] Plugins Software Development Kit (SDK)

http://www.liferay.com/documentation/liferay-portal/6.0/development/-/ai/the-plugins-sdk

 

[5] Liferay IDE

http://www.liferay.com/community/wiki/-/wiki/Main/Liferay+IDE

 

[6] Development LIferay: proprietà theme-parent

http://www.liferay.com/web/olaf.kock/blog/-/blogs/theme-development%3a-choosing-your-parent?_33_redirect=%2fcommunity%2fblogs

 

[7] Development LIferay: anatomia di un tema

http://www.liferay.com/documentation/liferay-portal/6.0/development/-/ai/anatomy-of-a-theme

 

[8] Layout

http://www.liferay.com/community/wiki/-/wiki/Main/Layout+Template

 

[9] Variabili di Velocity custom

http://www.liferay.com/community/wiki/-/wiki/Main/Custom+Velocity+Variables

 

 

 

Avatar
Lorenza Amato

Lorenza Amato è nata a Chieti nel 1982. Si è laureata in Informatica presso l‘Università degli studi di Bologna. Dal 2009 svolge, presso la D‘vel Snc, l‘attività di sviluppatrice software in ambiente Java. In particolare si occupa di sviluppo di progetti per Liferay Portal Server.

Avatar
Chiara Mambretti

Chiara Mambretti è un‘anima inquieta dalla passione sfrenata per il cioccolato. Inizia a giocare con le matite e sogna di passare la sua vita disegnando. Le capita tra le mani la rivista AD, si laurea in disegno industriale e compra lo spremiagrumi di Philippe Starck. Il suo indiscutibile gusto grafico la spinge fin sotto le mura di Urbino dove si specializza in disegno grafico. Prende una sbandata per l‘illustrazione, lavora per l‘editoria scolastica e di nascosto inizia a illustrare storie per bambini. Si fidanza con un programmatore, sente parlare spesso di HTML, CSS, JavaScript e si ritrova a progettare siti web presso D‘vel s.n.c. L‘anima inquieta troverà mai pace?

Avatar
Federica Fabbri

Dopo la laurea in Scienze Economiche all‘Università di Bologna sono entrata a contatto con il mondo dei sistemi informativi grazie a un tirocinio formativo presso il Cineca di Bologna e varie attività di collaborazione con il Dipartimento MIUR (Ministero dell‘Istruzione, dell‘Università e della Ricerca). Dal 1999 mi occupo della realizzazione di siti Internet e dell‘integrazione grafica di applicazioni web complesse. Sono iscritta come Consulente Tecnico di Ufficio presso il Tribunale di Bologna per cui svolgo incarichi in materia di diritto commerciale e regolamentazione Internet. Attualmente lavoro per D‘vel Snc.

Facebook
Twitter
LinkedIn
Picture of Lorenza Amato– Chiara Mambretti – Federica Fabbri

Lorenza Amato– Chiara Mambretti – Federica Fabbri

Tutti gli articoli
Nello stesso numero
Loading...

Data Warehouse

III parte: Definiamo un modello progettuale per DWH

HTML5, CSS3, JavaScript e il mobile

III parte: Anche l‘occhio vuole la sua parte

Java e i portali

IV parte: Costruire un portale con Liferay

JFugue

API Java per programmare la musica

Java e le architetture a 64 bit: i puntatori compressi

II parte: Sfruttare i vantaggi in ottica SOA

Nella stessa serie
Loading...

Liferay Portal Overview

V parte: Portlet, configurazioni e preferenze

Liferay Portal Overview

IV parte: Gestire i dati con il Service Builder

Liferay Portal Overview

III parte: Strumenti e concetti per sviluppare portlet

Liferay Portal Overview

II parte: Portlet Journal Content e upgrade di un tema a Liferay 6

Mokabyte

MokaByte è una rivista online nata nel 1996, dedicata alla comunità degli sviluppatori java.
La rivista tratta di vari argomenti, tra cui architetture enterprise e integrazione, metodologie di sviluppo lean/agile e aspetti sociali e culturali del web.

Imola Informatica

MokaByte è un marchio registrato da:
Imola Informatica S.P.A.
Via Selice 66/a 40026 Imola (BO)
C.F. e Iscriz. Registro imprese BO 03351570373
P.I. 00614381200
Cap. Soc. euro 100.000,00 i.v.

Privacy | Cookie Policy

Contatti

Contattaci tramite la nostra pagina contatti, oppure scrivendo a redazione@mokabyte.it

Seguici sui social

Facebook Linkedin Rss
Imola Informatica
Mokabyte