Introduzione
La nostra serie sull’uso del linguaggio per microservizi Jolie nella realizzazione di un’applicazione che simula il gioco del tris ci ha portato a scoprire gli elementi principali del linguaggio. Il “pretesto” della creazione del gioco è servito a conoscere aspetti della sintassi e a intuire le potenzialità di un linguaggio come Jolie.
Dopo aver concluso lo sviluppo dell’applicazione nella parte precedente, quest’ultimo breve articolo rappresenta un’appendice con i dettagli tecnici della sintassi.
A. Dettagli tecnici della sintassi
interface identifier {
OneWay:
ow_name1( t1 ),
ow_name2( t2 ),
//...,
ow_nameN( tN )
RequestResponse:
rr_name1( tk1 )( tk2 ),
rr_name2( tk3 )( tk4 ),
//...
rr_nameN( tkN )( tkN+1 )
}
Ed ecco i commenti al codice appena visto:
OneWay
ow_namex = nome dell’operazione solo d’input.
RequestResponse
rr_namex = nome dell’operazione di richiesta-risposta.
t1,…,tN = tipi di dato per i messaggi in ingresso.
tk1, …,tkN+1 = tipi di dato per i messaggi in uscita.
Conclusioni
I dettagli tecnici della sintassi concludono la nostra serie in cui lo sviluppo di un gioco del “tris” è servita per mettere in luce gli elementi del linguaggio Jolie, nato specificamente per la programmazione di microservizi. Nei riferimenti bibliografici è possibile trovare spunti per gli approfondimenti, oltre al link per il codice dell’applicazione.
Ha cominciato con l'informatica da autodidatta, nel lontano 1982 — anni ruggenti — con il mitico Lemon II (clone di Apple II) e registratore a cassette. Ha poi conseguito una laurea vecchio ordinamento in ingegneria elettronica indirizzo informatica presso l’Università degli Studi di Bologna.
Negli anni, ha spaziato in diversi settori — assicurazione qualità, pianificazione produzione, logistica — mantenendo sempre un occhio sulla parte informatica, settore in cui ha poi rifocalizzato i suoi interessi. Lavora attualmente presso Imola Informatica, con il ruolo di software engineer.
Claudio Guidi è un ricercatore ed un imprenditore nell‘area dei microservices. Co-Leader del progetto Jolie (http://www.jolie-lang,org), ha conseguito il suo Ph.D. in computer science presso l‘Università di Bologna con una tesi sulla formalizzazione dei linguaggi per il Service Oriented Computing. Insieme a Fabrizio Montesi, l‘altro creatore di Jolie, ha fondato italianaSoftware che già oggi vende soluzioni legate alla system integration orientate ai microservizi.