Introduzione
A più riprese ci siamo occupati sulle pagine di MokaByte del tema del serious gaming e del valore del gioco per l’apprendimento, anche in ambiti professionali di alta complessità. Ormai da molti anni, poi, chi scrive è uno degli organizzatori della “non conferenza” #play14 in Italia, che nel tempo ha creato intorno a se una community variegata e appassionata di “giocatori seri” provenienti da ambiti professionali e formativi molto differenziati. In questo breve articolo, vediamo di fare il punto su quanto appena scritto.
Gioco serio
Il serious gaming è una metodologia che utilizza il gioco come strumento di apprendimento e sviluppo di competenze. A differenza dei giochi tradizionali, il serious gaming è progettato per educare, formare o sensibilizzare su temi specifici, combinando elementi ludici con obiettivi didattici o professionali.
Un serious game bilancia intrattenimento e apprendimento, offrendo un’esperienza immersiva che facilita l’acquisizione di conoscenze e abilità. Attraverso simulazioni, scenari interattivi e sfide coinvolgenti, i partecipanti possono sperimentare situazioni reali in un contesto sicuro e controllato.
L’approccio si basa sul principio del “learning by doing”: giocando, si esplorano concetti complessi in modo pratico e diretto. Questo metodo favorisce la memorizzazione delle informazioni e il miglioramento delle capacità decisionali, comunicative e collaborative.
Ambiti di applicazione
Il serious gaming è utilizzato in numerosi contesti, tra cui:
- Formazione aziendale: per sviluppare soft skills, leadership e dinamiche di gruppo.
- Educazione: per insegnare concetti scolastici in modo più coinvolgente ed efficace.
- Sanità: per l’addestramento di medici e infermieri attraverso simulazioni cliniche.
- Settore militare: per esercitazioni strategiche e scenari operativi.
- Marketing e sensibilizzazione sociale: per coinvolgere il pubblico su tematiche di interesse collettivo.
Benefici del serious gaming
L’uso del gioco come strumento formativo offre svariati vantaggi:
- Maggiore coinvolgimento: l’elemento ludico rende l’apprendimento più stimolante.
- Sicurezza nell’apprendimento: permette di sperimentare errori senza conseguenze reali.
- Personalizzazione dell’esperienza: i giochi possono adattarsi al livello e alle esigenze dell’utente.
- Feedback immediato: il giocatore riceve riscontri in tempo reale sulle proprie decisioni e azioni.
Grazie a queste caratteristiche, il serious gaming si sta diffondendo sempre più nei contesti educativi e professionali, rappresentando un’innovativa modalità di apprendimento esperienziale.
Il serious gaming nel mondo del lavoro
Recentemente si è iniziato a proporre l’uso di serious game anche nell’ambito della formazione formale; ma, per diventare uno strumento educativo praticabile, devono essere presenti alcuni strumenti di verifica e di monitoraggio dei progressi affinché il contributo del serious gaming divenga riconoscibile nel contesto educativo o formativo in cui lo si sta applicando.
Uno degli aspetti importanti è anche la conduzione del gioco da parte di un facilitatore addestrato ed esperto che sappia tenere sotto controllo le tempistiche, l’evoluzione delle varie fasi e soprattutto che abbia competenze per gestire il debrief finale, quello in cui il senso di quanto appena sperimentato nel gioco viene trasformato in apprendimento collaborativo.
#play14: la casa del gioco serio
Dal 5 al 7 giugno torna l’edizione italiana [1] di #play14, un evento dedicato al serious gaming e all’apprendimento esperienziale attraverso il gioco. Organizzato da Agile Reloaded, #play14 fa parte di una community internazionale [2] nata nel 2014 in Lussemburgo e oggi diffusa in diverse città europee e di tutto il mondo.
#play14 è un evento dedicato al serious gaming. Non è una conferenza tradizionale, ma una unconference: il programma non è predefinito, bensì creato dai partecipanti stessi. Questo significa che chiunque prenda parte all’evento può proporre attività, facilitare giochi o semplicemente partecipare a quelli proposti dagli altri. L’obiettivo è esplorare, attraverso il gioco, temi legati alla collaborazione, alla comunicazione, al problem solving e alla gestione dei gruppi di lavoro.
I partecipanti, indipendentemente dal loro background professionale, trovano in #play14 un ambiente stimolante per scambiare idee, imparare nuove metodologie e sperimentare tecniche innovative in un contesto pratico e interattivo. Questa flessibilità rende l’evento accessibile a tutti, dai professionisti IT ai team leader, dai coach aziendali agli educatori.
Come funziona una “non conferenza”: il market place
Una unconference è un evento senza un programma rigidamente prestabilito, in cui i partecipanti stessi propongono e selezionano le attività che desiderano esplorare. Questo format garantisce massima libertà e coinvolgimento attivo, permettendo di adattare i contenuti agli interessi e ai bisogni dei partecipanti.
Il cuore dell’unconference è il market place, un momento iniziale in cui chiunque può proporre un argomento, un’attività o un gioco. Le proposte vengono organizzate in un’agenda condivisa e i partecipanti scelgono liberamente a quali sessioni prendere parte.
La storia di #play14
#play14 è nato nel 2014 in Lussemburgo come un piccolo incontro tra professionisti appassionati di serious gaming e apprendimento esperienziale. Nel corso degli anni, l’evento si è diffuso in varie parti del mondo, creando una community internazionale attiva e coinvolta.
In Italia, l’edizione è organizzata da Agile Reloaded e si è affermata come un appuntamento di riferimento per chi vuole sperimentare e approfondire l’uso del gioco nel contesto professionale. Ogni edizione di #play14 porta con sé nuove idee, nuovi strumenti e un’opportunità unica di confronto tra esperti di diversi settori. Se siete interessati, negli articoli collegati a questo potete trovare i resoconti di molti degli eventi passati. E un elenco completo delle edizioni passate #play14 in Italia è presente sul sito nazionale dell’evento [3].
Conclusioni
Se si parla di gioco serio, si parla di apprendimento esperienziale. E non c’è modo migliore di sperimentarlo che… farne esperienza. Le iscrizioni sono aperte [4] e le fasce di prezzo più convenienti si stanno rapidamente esaurendo.
Riferimenti
[1] #play14, edizione italiana 2025
https://www.play14.it
[2] #play14, sito internazionale
https://play14.org
[3] Le edizioni degli anni passati
https://www.play14.it/informazioni/edizioni-passate/
[4] I biglietti per i tre giorni dell’edizione 2025
https://tickets.agilereloaded.it/event/play14-2025
Giovanni Puliti ha lavorato per oltre 20 anni come consulente nel settore dell’IT e attualmente svolge la professione di Agile Coach. Nel 1996, insieme ad altri collaboratori, crea MokaByte, la prima rivista italiana web dedicata a Java. Autore di numerosi articoli pubblicate sia su MokaByte.it che su riviste del settore, ha partecipato a diversi progetti editoriali e prende parte regolarmente a conference in qualità di speaker. Dopo aver a lungo lavorato all’interno di progetti di web enterprise, come esperto di tecnologie e architetture, è passato a erogare consulenze in ambito di project management. Da diversi anni ha abbracciato le metodologie agili offrendo ad aziende e organizzazioni il suo supporto sia come coach agile che come business coach. È cofondatore di AgileReloaded, l’azienda italiana per il coaching agile.