Introduzione
Nel precedente articolo abbiamo delineato la differenza tra un formatore, un consulente e un coach. In particolare, abbiamo visto come la figura dell’Agile Coach si trovi a dover svolgere tutte queste funzioni in fasi diverse del processo di trasformazione agile.
In questo articolo, vediamo invece un modello per la mappatura delle competenze di un Agile Coach, che, oltre a definire ciò che si deve saper fare, prova a valutare il livello delle competenze, in un’ottica di sviluppo della professionalità e miglioramento continuo.
Mappare le competenze
Come dicevamo nell primo articolo di queta serie, per la mappatura delle competenze dell’Agile Coach nel nostro gruppo di lavoro, siamo partiti da uno dei vari framework [1] già esistenti, lo ACCF [2], detto anche “X-wing”.
Abbiamo esteso questo modello di mappatura aggiungendo sia alcune competenze riscontrate negli ambiti produttivi dove ci troviamo a operare di solito, che una scala fatta di metriche e di criteri di accettazione per rendere possibile un processo di valutazione.
Le aree di competenza
Le aree di competenza che abbiamo quindi considerato per il nostro modello sono le seguenti: le abbiamo raggruppate in set di competenze, aree, focus specifici:
Competenze di base
Area Agile/Lean
- focus Mindset
- focus Frameworks, metodi e pratiche
Area Apprendimento facilitato
- focus Teaching
- focus Mentoring
- focus Costruzione programmi di apprendimento
Area Facilitazione
- focus Guida
- focus Accountability
Area Coaching
- focus Mindset
- focus Frameworks pratiche tools
Area Consulting
- focus Gestione ingaggio
- focus Consulenza
Competenze di Team e organizzazione
Area Team
- focus Dinamiche di team
- focus Coaching del team
- focus Partenza del team
Area Organizzazione
- focus Sviluppo organizzativo
- focus Scaling
Competenze di Business
Area Definizione prodotto
- focus Product / service definition
Area Product Management
- focus Coaching PO / ProductManager
Area Industry
- focus familiarità con industry Software
- focus familiarità con industry Financial
- focus familiarità con industry Energy
- focus familiarità con industry Telco
- focus familiarità con industry Automazione industriale
- focus familiarità con industry Manifattura / HW
- focus familiarità con industry Piccole aziende startup
I livelli
Per aiutare nella autovalutazione, il modello prevede una scala univoca con un punteggio da 1 a 5 da usare per tutte le competenze.
Anche se in funzione della specifica competenza ogni livello assume un significato differente — lo vedremo quando presenteremo il modello —, le 5 fasce si rifanno a uno schema comune per tutte: il livello 1 indica una conoscenza didattica di quell’argomento da parte del coach, il quale non è detto che sappia ripeterla, presentarla, insegnarla; il livello 4 presuppone una conoscenza approfondita tanto da rendere il coach un punto di riferimento in quella materia: non solo la conosce ma tutti si consultano con lui per uno scambio o un confronto. Il valore 5, che potremmo definire il fuori scala, in genere indica non solo una conoscenza approfondita ma riconosce al coach anche un ruolo di innovazione, guida e promotore, per esempio della community agile.
Nello specifico le 5 fasi sono così individuate
1. Beginner
Non ha un’esperienza pratica sul tema. L’ha studiata o l’ha sentita spiegare. Ne ha un’idea indicativa.
2. Practitioner
Ha iniziato a lavorarci. La sua esperienza è ancora limitata, ma ha già un certo numero di casi da utilizzare e su cui ha avuto modo di apprendere. Normalmente è stato seguito da una persona senior.
3. Journey person
La sua esperienza è acquisita per i casi più semplici sui quali non ha gran bisogno di tutorship. Inizia ad affacciarsi a problematiche più complesse sia in termini di organizzazione che in termini di gestione, proposta e facilitazione della vita di un team e di un’azienda.
4. Crafts person
Il coach è totalmente autonomo nelle attività. Conosce gli strumenti e li personalizza in base al contesto. Ha sviluppato un’elevata capacità di gestire situazioni difficili. È esperto nella risoluzione di impedimenti e nel colloquio con le figure più senior dell’azienda. È riconosciuto come una persona esperta.
5. Guide / Innovator
Utilizza la sua esperienza e conoscenza e le trasforma in strumenti utili anche agli altri, al di là dell’azienda in cui le ha sviluppate. È riconosciuto come membro della community cui partecipi con cura e costanza
Nota sul processo di valorizzazione
Non è scopo di questa serie di articoli entrare nello specifico su quale sia il processo da seguire per procedere alla mappatura delle competenze di un team di agile coaches, dato che usiamo il modello solo come “pretesto” per avere un elenco di competenze che faccia da guida in questa serie di articoli. Possiamo comunque brevemente condividere le seguenti raccomandazioni.
- I punteggi non sono da intendersi come valori matematici esatti o “voti” di scuola, ma anzitutto come indicazioni per evidenziare eventuali aree di miglioramento.
- La valutazione funziona meglio se è svolta in gruppo, in modo da far scaturire conversazioni confrontative: se lavorate all’interno di un team di agile coach, questo funziona meglio. Se siete soli, fatelo chiedendo il confronto di persone che lavorano con voi. La votazione prevede che prima ognuno valuti se stesso, per poi passare a un momento di confronto sia sui voti che le persone si sono date, che sul valore relativo: “Mi sono dato 4, ma vedo che tu, che in questo sei più bravo di me, hai messo 3; come mai? Ci allineiamo?”. Notare sempre che sono molto più preziose le conversazioni che i singoli voti.
- A voti bassi non necessariamente deve corrispondere un investimento compensativo: tutto dipende dall’impostazione del lavoro nel team: magari non ha senso che tutti si occupino di AgileHR o che tuti abbiamo tutte le competenze.
Conclusioni
Un modello per la mappatura delle diverse competenze di un agile coach è uno strumento sicuramente utile. Un sistema che consenta anche di valutarne il livello è un ulteriore elemento di valore se viene utilizzato nell’ottica del miglioramento continuo e dello sviluppo professionale.
Continueremo a parlare dei vari aspetti connessi al “mestiere” dell’Agile Coach nei prossimi articoli della serie.
Riferimenti
[1] Un elenco di modelli per la mappatura delle competenze dell’Agile Coach
www.agile-moose.com/agile-coaching-competency-frameworks
[2] Jake Calabrese, Understanding ACI’s Agile Coach Competency Framework (Part 1). Helping Improve
https://helpingimprove.com/understanding-acis-agile-coach-competency-framework/