I primi 20 anni di MokaByte sono passati molto velocemente anche se poi guardandosi indietro ci accorgiamo che effettivamente sono successe un sacco di cose.
Ricordo molto bene quando tutto è iniziato. Ero ancora studente di Ingegneria Elettronica presso l’Università di Padova ed avevo iniziato una tesi sul protocollo TCP/IP. L’argomento non mi entusiasmava molto ed iniziai a leggere una rivista che si chiamava Internet in cui si parlava di questo nuovo linguaggio di nome Java. L’idea di tornare alle mie origini di informatico attraverso un nuovo linguaggio mi appassionò fin da subito per cui ho iniziai a studiarlo a fondo e decisi per questo di cambiare l’argomento di tesi. Ricordo che la documentazione era poca e si poteva trovare praticamente solo sul sito di Sun Microsystem.
Ricordo che con la versione 1.0.2 non si poteva fare molto se non quelle che all’inizio sembravano rappresentare la funzionalità più importante della piattaforma ovvero le Applet. Ricordo questi grandi bottoni animati che impiegavano un po’ di tempo prima di essere visualizzati. È durante questa ricerca di documentazione che trovai Giovanni Puliti: anche spinto dalla mia ragazza del momento (che ora è mia moglie), decisi di scrivergli, ed è così che iniziò questa amicizia/collaborazione che dura ormai da 20 anni. Da allora ho iniziato a scrivere articoli per Mokabyte iniziando con le immagini (un segno del destino, visto la mia attuale occupazione…).
Non li ho contati ma probabilmente sono arrivato a scrivere un centinaio di articoli su MokaByte; è anche grazie questa esperienza che poi ho iniziai a scrivere articoli per le riviste di Infomedia: Computer Programming e Dev.
Scrivere articoli è un ottimo modo per imparare cose nuove. Ho fatto diverse cose in questi 20 anni ma l’esperienza di MokaByte è stata molto importante e mi ha aperto diverse porte. Prima fra tutti la possibilità di conoscere gente appassionata e in gamba con cui imparare moltissime cose in modo molto stimolante. Ricordo ancora con simpatia un fatto accaduto durante una riunione presso una importante ditta di Roma quando ero ancora CTO di E-TREE: dopo discorsi di vario tipo mi fu consegnato un libretto con della documentazione tecnica. Quando l’aprii potei scoprire che conteneva documentazione che io stesso avevo scritto. Si trattava di una raccolta di articoli sulle pagine JSP e sulla programmazione concorrente che avevo scritto per Dev.
Ogni tanto penso a come Java si è evoluto in questi anni. Dalla realizzazione dei bottoni animati vi è stata la grande svolta dello sviluppo lato server e quindi dello sviluppo sui cellulari o smartphone. Ogni tanto leggo articoli che danno Java per morto ma alla fine è sempre lì più forte che mai. Lo stesso Android utilizza ancora Java come linguaggio anche se per quello che riguarda la VM il discorso è diverso.
Da un certo punto di vista Java è stato per me anche un problema. A causa dei miei articoli su MokaByte e successivamente sulle riviste Infomedia sono sempre stato etichettato come programmatore Java quando invece mi sono sempre occupato anche di altri linguaggi ed ambienti. Lo stesso vale per l’argomento Android a causa dei miei libri quando invece ho realizzato moltissime applicazioni anche per iOs ed altri sistemi come Blackberry.
Dopo 20 anni sono cambiate molte cose non solo dal punto di vista tecnico. Ricordo che per scaricare Java 1.1 mi collegavo di notte con il modem 14.4 e mi svegliavo ogni tanto per controllare se fosse caduta la connessione. Oggi le cose vanno molto più velocemente. Adesso abbiamo 20 anni di più ma sempre la stessa passione nel voler imparare cose sempre nuove.
Da quasi 5 anni mi sono poi spostato con tutta la famiglia a Londra dove le cose vanno ancora più veloci e da quasi 1 anno e mezzo ho iniziato questa avventura in Facebook occupandomi proprio di immagini come nel mio primissimo articolo per MokaByte.
Adesso non ci resta che pensare ai prossimi 20 anni che di sicuro ci riserveranno un sacco di nuove cose da imparare non solo sul nostro amato linguaggio Java ma relativamente a tutto il mondo della programmazione.
Tanti auguri MB