MokaByte 101 - novembre 2005
- Process Oriented Development: il processo alla base dello sviluppo
Parte II: aproccio diverso ai requisiti business - Java diventa nativo, grazie a Red Hat
Il supporto di Java su Linux - Java Business Integration
Parte II: Component Framework e Service Engine - Gestione delle risorse all‘interno degli application server
Evitare comportamenti difficilmente tracciabili - Integration Patterns
Parte II - Applicazioni Desktop
Finestre delle preferenze - La Reflection in Java
Parte I: una buona conoscenza dei tipi parametrici - Oggetti persistenti con Hibernate
Un approccio alla persistenza puramente a oggetti - Service Oriented Architecture
Parte II: metodologia
In questo numero
Process Oriented Development: il processo alla base dello sviluppo Parte II: aproccio diverso ai requisiti business Vediamo in pratica come rappresentare il flusso di lavoro all‘interno di una applicazione J2EE | Java diventa nativo, grazie a Red Hat Il supporto di Java su Linux L‘azienda dal cappello rosso sta lavorando all‘implementazione di Java su Linux seguendo una strada che non è basata sulla Java Virtual Machine. | |
Applicazioni Desktop Finestre delle preferenze Realizziamo una finestra delle preferenze in stile Mac OS X. | 101 | |
La Reflection in Java Parte I: una buona conoscenza dei tipi parametrici L‘API reflection è un‘infrastruttura che permette ispezionare un oggetto a runtime, lavorando sui vari elementi in modo simile a quanto possibile con gli appositi operatori del linguaggio. di Andrea Gini | ||
Oggetti persistenti con Hibernate Un approccio alla persistenza puramente a oggetti Un approccio alla persistenza puramente ad oggetti con Hibernate, motore di persistenza molto potente. | Service Oriented Architecture Parte II: metodologia In questo articolo ci concentreremo sugli aspetti prettamente metodologici parlando delle nuove metodologie di analisi e design. |